Press "Enter" to skip to content

Risolto il mistero della testa di toro nella “vasca magica” etrusco-romana di San Casciano dei Bagni


Un santuario legato all’acqua termale, che in questa zona – a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena – sgorga a una temperatura di poco superiore a quella del corpo umano. E, attorno alla vasca principale, statue, tempietti, padiglioni di cura dei nostri antenati etrusco-romani. La scoperta di questo santuario è recente.
Lo scorso anno, gli archeologi portarono alla luce, recuperandole dal fondo fangoso, anche 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo. Sono queste le eccezionali scoperte restituite dalla campagna di scavo al santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande. Tante sono le domande a cui gli studiosi stanno dando risposta. Tra queste, quella relativa alla funzione della testa di toro scolpita che si trova non distante dal fondo della vasca. Perché mettere un importante elemento decorativo, là in fondo? Che significato poteva avere?

“Durante la campagna di scavo 2021 – dicono gli archeologi, in una nota di queste ore – emerse dal fango caldo della vasca sacra del Santuario Ritrovato la testa di un toro, scolpita in bassorilievo su un blocco di travertino aggettante.
Dell’animale, come potete vedere in foto, si leggono chiaramente le corna, il pelo, gli occhi e il muso, oltre ad uno spazio sulla fronte che doveva con ogni probabilità ospitare un inserto metallico.

@ Foto Il Santuario ritrovato
La testa del toro di pietra, murato a poca distanza dal fondo della vasca etrusco-romana di San Casciano dei Bagni. Com’è ben visibile il fregio copre il condotto dell’acqua calda curativa di origine “vulcanica” @ Foto Il Santuario ritrovato

“Il rilievo occupa una posizione particolare: non decora l’esterno della vasca, ma il suo interno ed è localizzato a quasi due metri di profondità. – affermano gli archeologi – Qual era quindi la sua funzione. L’individuazione, al di sotto delle fauci del toro, di un canale costruito in travertino, ha permesso di comprendere che il blocco era funzionale al deflusso delle acque calde dalla vasca sacra. L’acqua in antico si sarebbe dunque attestata a livello della bocca del toro, restituendo ai fedeli dall’alto della vera della vasca la sensazione che il toro bevesse l’acqua stessa della sorgente. Uno spettacolo davvero suggestivo”.