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Sei mai entrato nel deposito di un museo? Ecco com'è strutturato, in tutta Europa. Il video


I depositi dei musei sono come la massa sommersa di un iceberg, rispetto alla punta, in evidenza.  I pezzi d’arte e di archeologia contenuti sono numerosissimi. Una delle nuove frontiere da percorrere in campo espositivo è quella di smobilitare questi pezzi, che attraverso scambi con altri musei, potrebbero consentire di ottenere opere che sono funzionali qui e che non suscitano interesse in un’altra realtà. Questi materiali, com’è avvenuto per il Louvre- Lens, potrebbero poi confluire anche in un musei decentrati, realizzati nelle zone dove pesante è la crisi dovuta al crollo di attività economiche, legate ad attività chiuse – miniere, grosse industrie siderurgiche ecc -. I depositi moderni di quadri sono strutturati, a livello di conservazione dei dipinti, attraverso rastrelliere estraibili di reti di metallo. I quadri vengono appesi alla rete e pertanto evitano problemi di muffe o di accumuli di umidità perchè sono scoperti sia ante che recto. Visitiamo, nel video, il deposito del museo d’Angers, tenendo conto che ormai la tipologia conservativa diffusa è proprio questa