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Sensazionale scoperta in Toscana. Va a spasso con papà e vede un “sasso a forma di fungo”. Trova Statua-stele di 4500 anni fa


Il reperto nella fotografia scattata da Angelo Ghiretti, Direttore del Museo delle Statue Stele Lunigianese “Ambrosi”

Una testa di stele di eccezionale bellezza e stato di conservazione è stata consegnata, in queste ore, al Museo delle Statue Stele Lunigianesi di Pontremoli, in Toscana, dal giovane che l’ha trovata casualmente, in un mucchio di pietre che un contadino aveva accumulato, durante lavori, accanto a un campo. Paolo Pigorini di Carrara l’ha scoperta e recuperata mentre con suo padre Walter stava salendo l’antica percorrenza acciottolata che, staccandosi dalla Francigena all’altezza della confluenza Magra-Verde (Pontremoli-San Lazzaro), sale a monte Galletto, il colle che sovrasta la SS. Annunziata. Il contadino, arando il campo, a lato, aveva raccolto le pietre più grandi per poi trasportarle e fissarle nella sottostante mulattiera, in totale abbandono. Qui Pigorini ha notato “un sasso strano a forma di fungo”, coperto di terra fresca e unta, e ha deciso quindi di recuperarlo e portarlo a casa.

L’ha lavato dalla terra e si è trovato di fronte alla scultura. Coinvolgendo amicizie comuni (i consiglieri comunali Jacopo M. Ferri e Massimo Lecchini), si è deciso di mostrarlo al Direttore del Museo delle stele Angelo Ghiretti che lo ha riconosciuto come opera autentica dell’età del Rame, avvisando immediatamente il funzionario di zona della Soprintendenza dott.ssa Marta Colombo e il Sindaco di Pontremoli prof. Lucia Baracchini.
In Italia, l’Età del rame – epoca in cui la statua venne realizzata – si colloca tra il 3400 e il 2200 a.C.

Statue stele nel museo di Pontremoli

Le statue stele sono monumenti di epoca preistorica e protostorica, particolarmente diffusi in Lunigiana. Conosciute fin dai secoli scorsi, solo in epoca relativamente recente sono state studiate scientificamente ma ancora oggi possiedono un alone di mistero che le avvolge e che rappresenta un elemento di indubbio fascino.
Queste pietre che rappresentano in maniera stilizzata uomini armati o donne ornate di monili costituiscono un’importante testimonianza di civiltà lontanissime, che hanno interessato l’area lunigianese nel corso di un lungo periodo di tempo, a partire dal III millennio a.C. fino al VII-VI sec. a. C., agli albori dell’epoca storica.
Le statue stele lunigianesi erano realizzate in arenaria, estratta dalle cave della zona e lavorata con strumenti di pietra. Venivano poi infisse verticalmente nel terreno in aree particolarmente significative, a gruppi o singolarmente.
Uno degli interrogativi principali che questi monumenti sollevano è quello relativo alla loro funzione, che resta in gran parte da chiarire.