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Sergio Visciano. I sensuali, corpi vivi delle statue romane, che tornano al desiderio


I corpi nudi delle statue sembrano muoversi, tra chiaroscuri e luci psichedeliche, negli scatti dell’artista e fotografo Sergio Visciano in mostra dal 2 ottobre al 1°novembre al Museo Nazionale Romano nella sede di Palazzo Altemps, con il titolo ” Statue vivae”.
Ventitré le immagini che interpretano alcuni capolavori dell’arte classica appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Romano, ma anche dei Musei Capitolini, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e di Palazzo Mattei di Giove a Roma.


Alcune statue diventano, in un gioco di avvicinamento e centratura sul gesto, molto umane, altre conquistano qualità universali alle quali lo stesso scultore sembra aver attinto nella rappresentazione del soggetto. Sentimenti senza età fuoriescono vaporosi dalla pietra all’interno della quale sono rimasti imprigionati, nella quiete, per secoli.

Il progetto è risultato tra i vincitori della manifestazione di interesse indetta dal Museo Nazionale Romano a marzo 2020, nell’ambito del progetto “Archeologia e Fotografia”, con l’obiettivo di far conoscere il patrimonio archeologico italiano e straniero attraverso il linguaggio fotografico.