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Silvio Valenti Gonzaga, una carriera folgorante da Mantova al potere papale


Nato a Mantova nel 1690 nell’ambiente colto e raffinato della famiglia dei marchesi Valenti Gonzaga, Silvio nutre precoci interessi per la teologia, le arti e le scienze. Si trasferisce a Roma e, dopo la laurea in diritto civile e canonico, inizia una folgorante carriera che porta avanti di pari passo allo studio dei monumenti e dell’arte romana. E’ poi diplomatico per la Santa sede in Austria, nei Paesi Bassi e in Spagna. Tornato in Vaticano, diviene segretario di Stato di Benedetto XIV e grande interprete della politica lambertiniana tanto in campo diplomatico quanto in quello culturale. Valorizza il patrimonio antico, imprime sviluppo alla ricerca scientifica nell’ambito di un newtonianesimo finalmente conciliato con la religione.

Giovanni Paolo Pannini, Pinacoteca con collezione del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, 1740 circa
Giovanni Paolo Pannini, Pinacoteca con collezione del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, 1740 circa



L’interesse per la filosofia naturale si concretizza in una sua ricca raccolta di strumenti scientifici. Il cardinale, che abita al Quirinale, si fa presto costruire una villa a Porta Pia, dove ospita, tra l’altro, un giardino di specie botaniche esotiche. L’edificio, nel quale non risiede, è arredato sontuosamente con carte cinesi di seta costosissime, con l’aggiunta di alcuni meccanismi che avevano stupito Roma intera, come la tabula magica, che scompariva nelle cucine e ritornava in superficie nella sala tonda. Per anni, in qualità di Camerlengo, è punto di riferimento dei diplomatici accreditati.
 
 
E’ protettore di artisti, di scienziati e di giornali, promotore di cultura Amante dell’arte e collezionista raffinato, fondò la Pinacoteca Capitolina: il cardinale riuscì infatti ad acquistare quello che sarĂ  il nucleo originario dalla Pinacoteca: la collezione dei fratelli Marcello e Giulio Sacchetti la collezione Pio di Savoia. Silvio Valenti Gonzaga, inoltre, protesse il pittore francese Pierre Subleyras, che ne eseguì il ritratto; il cardinale è anche ritratto assieme al pontefice Benedetto XIV da Giovanni Paolo Pannini.
Fu lo zio del cardinale Luigi Valenti Gonzaga e prozio del cardinale Cesare Guerrieri Gonzaga.. Vittima di due colpi apoplettici, muore il 28 agosto 1756, a 66 anni, a Viterbo, dove si era trasferito per potersi curare. Viene sepolto a Roma nella chiesa di San Bonaventura alla Polveriera.
 
Pierre Subleyras, “Ritratto del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga”
Pierre Subleyras, “Ritratto del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga”