Sindaco cammina lungo una spiaggia dopo una burrasca e trova i resti di un’antica piroga

Per la datazione devono essere prelevati campioni di legno. Le piroghe sono state realizzate con la stessa tecnica per molto tempo. Potrebbe essere medievale o addirittura dell'età della pietra

Al sindaco piace camminare lungo la spiaggia, dopo la burrasca. Il mare, con le sue ondate, lascia sempre qualcosa da guardare. E così è avvenuto una settimana fa, nella Germania settentrionale, sulle rive del Baltico.
Il sindaco di Prerow, René Roloff, che è anche presidente dell’Associazione per lo studio della storia locale e del Museo di Darß, si è imbattuto nei resti di una piroga, imbarcazione arcaica scavata nei tronchi di legno. E’ probabile che l’imbarcazione fosse sepolta sotto la sabbia e che sia stata portata alla luce dalle onde e dalla risacca.

Il sindaco ha segnalato all’Ufficio statale per la conservazione della cultura e dei monumenti il ritrovamento e ha chiesto agli archeologi come avrebbe dovuto comportarsi, in quelle ore, considerato il fatto che il mare era tornato grosso. Gli archeologi gli hanno consigliato di compiere misurazioni e di scattare fotografie, per raccogliere informazioni nel caso in cui il mare avesse strappato il relitto.
Tutto è stato compiuto accuratamente. Il sindaco, aiutato dal figlio e da alcuni collaboratori, ha cercato di bloccare, quanto più fosse possibile l’imbarcazione. La piroga sarà così recuperata dagli archeologi. La piroga è lunga 3,20 metri e ha una larghezza di 60 centimetri.

“Per la datazione devono essere prelevati campioni di legno. Le piroghe sono state realizzate con la stessa tecnica per molto tempo. Potrebbe essere medievale o addirittura dell’età della pietra “, ha affermato la conservatrice museale del luogo, Annette Weidemann.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia