Stefania Zorzi: Mädchenspiele | Giochi di bimba
Le nuove opere di Stefania Zorzi ci guidano in una zona dimenticata e al tempo stesso familiare: la nostra infanzia e fanciullezza, in cui le regole del mondo adulto sembrano non esistere. L’esposizione ” Mädchenspiele | Giochi di bimba” si rivela come un viaggio di scoperta infantile, che passa attraverso il mondo della fiaba, potente metafora della vita quotidiana, e del gioco, necessario per la conoscenza di se stessi.
Ci troviamo all’improvviso alla scoperta di un vecchio mausoleo, tra fili e ali di farfalle, o nel sogno di Cenerentola, con una zucca trainata da un topo, o come un uccellino in soffitta, tra gabbie e reti.
Il mondo viene riscoperto, sperimentandolo in modo nuovo, attraverso avventure come passaggi di crescita individuale. E così le fotografie di Zorzi – in luoghi apparentemente quotidiani e mutevoli, con indosso la veste bianca o con scarpette rosse – senza l’intento di una rappresentazione descrittiva delle fiabe, ma utilizzandone il linguaggio simbolico e la funzione, vanno a toccare il nostro lato inconscio aprendo scrigni nascosti nell’anima.
Il finale della fiaba rimane aperto.
Ma le emozioni, il gioco e lo sguardo dell’infanzia/fanciullezza sono ancora profondamente vivi in noi…
Stefania Zorzi
La biografia
Stefania Zorzi, nata nel 1985 a Gavardo (BS), vive e lavora in Austria. Ha conseguito nel 2010 la Laurea di specializzazione in Arti Visive presso la L.A.B.A. (Libera Accademia di Belle Arti) di Brescia. Tra il 2008 e il 2009 ha frequentato, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Nel 2012 la prima mostra personale nella galleria Mimesis (Calvisano-BS), seguita da molte altre, tra cui ricordiamo la più recente nella Galleria Lichtraum eins a Vienna. Oltre a un gran numero di personali e mostre collettive in Italia, il suo lavoro è stato esposto in Germania, Francia, Austria, Polonia, Serbia, Slovenia, Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca e Brasile. Le sue opere sono presenti in Musei e collezioni private (ARCHIVIO NAZIONALE DELL’AUTORITRATTO, MUSNIF di Senigallia, COLLEZIONE ARTE CONTEMPORANEA a Palazzo Bertazzoli – Bagnolo Mella BS, MUSEO RONCO di Gussago BS). Numerose pubblicazioni in libri e riviste d’arte ( Giorgio Bonomi – Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea Vol. II; Dentro Casa mensile di design, tecnologia e innovazione; L’Oeil de la Photographie quotidiano online francese di fotografia, Morgen Rivista culturale della Bassa Austria e dell’Europa centrale).
La ricerca artistica di Stefania Zorzi viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall’installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il corpo che si relaziona a se stesso, allo spazio e alla materia, attraverso la sua continua costruzione e, allo stesso tempo, l’inarrestabile consumarsi. C’è un’attenzione continua sul rapporto tra l’uomo e gli spazi, che s’intreccia con la memoria e i legami. Gli autoscatti raccontano un vissuto quotidiano che, reinterpretato, porta alla rivelazione della solitudine e della difficoltà di costruire un’identità stabile nell’era contemporanea. Il lavoro di Zorzi rappresenta la relazione tra le influenze circostanti – reali, sociali o immaginarie – e le emozioni. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell’artista, frammenti su cui ci si chiede di soffermarsi, quasi raggelate performance di eventi e intime confessioni, che rendono il legame arte-vita sempre più stretto, spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione.
Contatti:
Studio: Abt Karl-Straße, 218 – 2041 Wullersdorf (Austria)
Tel: +39 388 97 34 947
E-mail: stefania.zorzi1@virgilio.it
Website: https://stefaniazorzi1.wixsite.com/stefaniazorzi
