I colori si sono persi nei secoli e, oggi, il candore estremo delle statue, non ci consente di apprezzarne la resa "fotografica" del volto. Ma è possibile prendere la fotografia di un volto antico, ridurne la luce e virarla in un monocromo seppia, senza altri interventi, per ottenere, senza travisamenti, effetti spettacolari di verità. Ecco il caso dell'imperatore Adriano e del giovane, idolatrato amante, Antinoo, i cui volti veri emergono in modo straordinario, semplicemente abbassando i livelli di luce
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Oggi le loro opere sono giganteschi pannelli fotografici, dominati da una caleidoscopia simmetria speculare, dotati di cromatismi molto accesi e traslucidi. L'effetto è quello che potrebbe essere suscitato dalle vetrate di una cattedrale pop. Uniti, nell'opera e nella vita - non appena è stato possibile si sono sposati - appaiono sempre - o quasi - nelle loro opere con quello sguardo volutamente sorpreso dalla complessità del mondo contemporaneo, che essi stessi contribuiscono a costruire. Gli abiti che indossano sono sempre quelli di un'eleganza démodè che spiazza lo spettatore. Potrebbero essere - ormai - anziani docenti universitari, capi contabili in una grande azienda, seri borghesi inclinati all'indignazione
Un quadro tragicomico, come un melodramma. Un conte tedesco, nei panni di Febo, gioca a tennis; fa un lancio lungo e uccide il suo giovane amante nelle vesti di Giacinto. Una metafora per piangere la fine di un rapporto e dichiarare la propria colpa
La sua pittura notturna ed urbana, dominata dai toni del blu (tanto da esser denominato "artista del blu"), fu suscitata da un atteggiamento di malinconia, rafforzato dall'esecuzione pianistica dei Notturni di Chopin, il suo musicista preferito. Ma la ribellione avvenne quando cominciò a dipingere gruppi di marinai mentre prendono il sole in spiaggia e giovani uomini nudi molto muscolosi, mentre si esercitano nel sollevamento pesi oppure impegnati in altri tipi di esercizio fisico.