Il tema iconografico è ricorrente in numerosi palazzi e castelli italiani. La stratificazione dei significati - e pertanto la polisemia - contempla l'analisi di un'allusione più apertamente erotica, venata da un'idea di ribaltamento dei ruoli sessuali, percorsa da una vena sado-masochista. Così la libido assale in tarda età: a San Gimignano il crollo amoroso di Aristotele è rappresentato in opposizione ai leciti piaceri dei coniugi. La leggenda divenuta pittura trae origine da un racconto che ricostruisce la vendetta di Alessandro Magno sul maestro troppo vigile nei confronti della morale. L’allievo trova una prostituta, e per l’erudito è umiliazione. Anche se, alla fine, la retorica lo salverà
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Capanne galleggianti garantivano la privacy a chi voleva nuotare in mare. E il caustico Daumier coglie l’inadeguatezza e l’ineleganza della classe borghese alle prese con i primi stabilimenti balneari. La contessa di "Senso": "Molte larghe aperture, appena sotto il livello dell’acqua, lasciavano entrare e passare l’acqua liberamente, e le pareti, mal commesse, permettevano, attraverso le fessure, di vedere, applicandovi l’occhio, qualche cosa al di fuori - il campanile rosso di San Giorgio, una linea di laguna, dove fuggivano leste le barche, una fetta sottile del Bagno militare, che galleggiava a piccola distanza dalla mia Sirena".
L'artista Juliana Notari vuole mettere in discussione il rapporto tra natura e cultura in una società fallocentrica e antropocentrica. L'opera ha portato a una discussione tra conservatori e sinistra: un confidente del presidente Bolsonaro si è sentito attaccato chiedendo un enorme pene in risposta
Molti dipinti ritraggono la bellissima Maria Maddalena in fase penitenziale. Lo splendido viso risolto al cielo o alla croce, un teschio a terra che richiama la vittoria su ogni vanità. Ma Cagnacci mette in scena un quadro sublime, una commedia porno-soft sulla conversione: lei nuda a terra, l’angelo furioso come un marito che ha subito il tradimento e il diavolo che fugge come un bagnino.
Il quadro La toelette (Femme s’essuyant), è una piccante tavoletta ( 55x45 centimetri) realizzata da Boldini tra il 1880 e il 1885, nella quale il gusto del superamento del limite dà segno dell’accesso pieno alla Belle époque. Boldini tende infatti a rilanciare in chiave moderna certe atmosfere da boudoir settecentesco spostando in là, nei termini della spudoratezza, la lecita contemplazione dell’oggetto del desiderio del pittore e dello spettatore. E il quadro che ne esce, per l’atmosfera cupa e i colori combusti e la pittura frustata sul legno, con un’azione che rinvia alla rapidità dell’impressione e all’azione di un sadico scudiscio, diventa il supremo esercizio di una mitica spudoratezza, un autentico inno alle libertà del mondo moderno. Giovanni Boldini, era giunto da Londra a Parigi nel novembre del 1871
Memmo di Filippuccio, suocero di Simone Martini, dipinse le delizie della vita nuziale in un affresco realizzato nella Camera del Podestà di San Gimignano. Due immagini, legate a sequenza, ci portano nell'intimità di una coppia del Trecento