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Posts tagged as “donne artiste”

Cos'è il vandalismo meditato? Donne. Tra iconolatria e iconoclastia contemporanea. Il video

Gen Atem è considerato un pioniere del movimento europeo di Urban Art. Dopo l'era dei graffiti newyorkesi degli anni '80, ha studiato e praticato la filosofia e la calligrafia orientale in un monastero buddista e nel 1999 ha ricevuto la consacrazione al sacerdote Zen. Miriam Bossard vede il suo lavoro artistico nella tradizione del collage classico. L'equilibrio tra l'impressione grafica e la poesia astratta caratterizza il suo lavoro. Negli anni '80 e '90, entrambi vivevano a New York: Gen Atem si esibiva con il suo mentore, l'artista Rammellzee, in spettacoli underground e mostre, mentre Miriam Bossard completava i suoi studi di Belle Arti lì con un diploma di master. Dal 2008 la coppia di artisti ha collaborato e realizzato mostre a New York, Zurigo, Bregenz, Istanbul e Tokyo

Lavoro a maglia nell'arte. Una coperta concava diventa bozzolo. Kimberley Emeny. Il video

Kimberley Emeny è un'artista e curatrice euristica - finalizzata alla ricerca e alla scoperta di nuovi orizzonti semanatici e formali - nel nord-est dell'Inghilterra. Le opere 2D e 3D di Emeny esplorano temi di illusione spaziale. I suoi dipinti e disegni sono spesso concepiti attraverso un antagonismo tra ordine e caos. Nell'ambito del lavoro di Emeny, usa il suo corpo come paesaggio per creare immagini simboliche che si oppongono ai concetti occidentali di normalità, affrontando le angosce sociali e spingendo oltre i confini personali, usando la modificazione del corpo e gli oggetti di scena. Le sue interpretazioni esaminano vulnerabilità, alienazione, identità, ramificazioni rituali e sociologiche del ciclo biologico femminile

Arte. Chi sono le Guerrilla Girls? E perchè indossano le maschere da gorilla? Breve video

Le Guerrilla Girls sono un gruppo anonimo di artiste femministe,  impegnate nella lotta al sessismo e il razzismo nel mondo dell'arte. Il gruppo si è formato a New York City nel 1985 con la missione di mettere a fuoco le diseguaglianze all'interno della più grande comunità artistica. Hanno spesso pubblicato statistiche dedicate ai contenuti dei grandi musei, mettendo in luce che la figura dell'artista è in assoluta prevalenza quella di un maschio bianco. Il gruppo utilizza poster, libri, cartelloni pubblicitari e apparizioni pubbliche per  denunciare la discriminazione e la corruzione. Per restare anonime e per attirare l'attenzione in direzione di una forza primitiva e selvaggia - che richiama quella degli ominidi nel prologo di 2001, Odissea nello spazio -  le donne indossano le maschere di gorilla e usano pseudonimi che si riferiscono ad artiste morte

Siamo fatti della stessa materia dei sogni. Pittura e fantasmi di Cathy Ward. Video

La critica di Los Angeles, Genie Davis, ha descritto "Phantasmata" come "epica per dimensioni e dimensioni, che appare come una corda intrecciata, corde di seta, piume, pellicce, catene, fiori, tessuto ricamato - la roba e la portata dei sogni". il film "Realm", ugualmente coinvolgente, che traduce due decenni di disegni in un frenetico, ipnotico paesaggio di realtà virtuale

Una magica scultura-gioiello di Yoko Ono e Lennon nelle miniere d'argento di Melle. Video

L'arte contemporanea, a Melle, in Francia, viene esposta in chiese romaniche, palazzi, luoghi straordinari e miniere d'argento. A questo luogo misterioso, nelle viscere della terra, è stato affidato  Parts of a Lighthouse di Yoko Ono.  L'idea fu stesa, per iscritto, come un progetto e un'aspirazione, dall'artista, nel 1965: "Installi i prismi in determinate ore del giorno, in una sorta di luce serale che li attraversi; e la casa di luce appare come un'immagine in cui puoi entrare, se lo desideri. La casa della luce non dovrebbe funzionare tutti i giorni, proprio come il sole non splende ogni giorno. " Leggendo questa descrizione nel catalogo di una mostra nel 1967, John Lennon chiese a Yoko Ono di costruirne una per il suo giardino. La chiamano "La casa del fantasma". Un invito ad entrare nello spazio immateriale in cui sono appaiono i ricordi.

Enormi, intricate, splendide foreste di cartone di scarto. I capolavori di Eva Jospin. Il video

Foreste delle fiabe, ma anche gli stessi intrichi vegetali, dominati da alberi altissimi, che troviamo nella pittura gotica, in Sant'Eustachio di Pisanello, ad esempio. Il mistero della foresta. Il cuore pulsante del mondo. Ma anche la foresta degli edifici gotici, essi stessi boschi di pietra, in cui avviene il prodigio della discesa dello Spirito. Dopo aver impostato i lavori nelle dimensioni della pittura da cavalletto, Jospin ha, nel tempo, dilatato i quadri-sculture in boschi articolati in foreste, che si interconnettono con misteriose pareti di rocce stratificate. Ma come ottiene questi alberi?  Per il fondo sono utilizzati bancali da trasporto, di legno, messi in verticale con i piedi rivolti verso lo spettatori

Irina Nakhova, contro la dittatura. La sua "stanza sbrecciata" fu un manifesto di libertà. Il video

Come artista "non ufficiale", Irina ha utilizzato materiali accessibili per fare arte a casa.
Usando carta nera, bianca e grigia, operò per "costruire" 'Camera. 2" che divenne uno spazio per il dibattito artistico dell'affiatata comunità di artisti concettuali di Mosca. Nata nel 1955, figlia del filologo Isai Nakhov, a 14 anni venne portata dalla madre nello studio dell'artista Victor Pivovarov, che avrebbe avuto un ruolo importante nella sua vita e che sarebbe divenuto, in seguito, il suo mentore. Nel 2015, Nakhova fu la prima artista donna a rappresentare la Russia nel padiglione nazionale alla Biennale di Venezia. Attualmente vive e lavora a Mosca e nel New Jersey, utilizzando diversi mezzi espressivi come medium artistici convenzionali, arte, fotografia, suoni, sensori e materiali gonfiabili. È stata tra i vincitori del premio Kandinsky, nel 2013

Lindsay Seers, quella strana artista paranormale che fotografa con la bocca. Opere alla Tate. Il video

Lindsay Seers (nato nel 1966) è un'artista britannica, con doti particolarissime, ritenute, da alcuni, al limite del paranormale e una straordinaria memoria eidetica, capace di basarsi sulle immagini e di ripercorrerle in ogni punto, come se fossero fotografie o testi tratti integri da una biblioteca In campo fotografico, Linsay ha utilizzato il proprio corpo per produrre fotografie, inserendo nel fondo della bocca carte emulsionate che si impressionavano, dischiudendo le labbra. Nata sull'isola Mauritius in una famiglia navale, non parlò finché non aebbe sette anni, dopo la partenza della famiglia dall'isola. Durante questo periodo sua madre affermava che sua figlia possedeva una memoria eidetica (altrimenti nota come memoria fotografica) così vivida che non sentiva alcun bisogno di comunicazione verbale. Ha parlato per la prima volta dopo aver visto un ritratto fotografico di se stessa, che l'ha spinta a chiedere "Sono io?"

Georgia Totto O’Keeffe (1887-1986), quei grossi fiori carnosi che ricordano l’eros. Il video

A partire dal 1929 passò diversi mesi dell'anno nel Nuovo Messico, dipingendo alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizza l'astrazione con la rappresentazione di fiori e paesaggi tipici della zona, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa animali. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in potenti immagini astratte, talvolta trasfigurate in senso erotico. Negli anni trenta e Quaranta O'Keeffe ricevette commissioni e lauree honoris causa da numerose università

Tina Modotti quotazioni gratis – Biografia e immagini

E’ lo zio Pietro, che ha un piccolo studio fotografico, ad avvicinarla, per primo, alla fotografia. Nel 1913 si trasferisce a San Francisco, raggiungendo il padre che era già emigrato e trova un lavoro in una fabbrica tessile, iniziando anche ad affacciarsi nel mondo della recitazione teatrale. Sposa nel 1918 il pittore Roubaix "Robo" de l'Abrie Richey, e con lui sceglie di andare a vivere a Los Angeles, dove Tina nutre la speranza di affermarsi come attrice, esordendo nel 1920 con il film The Tiger’s Coat