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Posts tagged as “Figure nascoste nei quadri”

Lo scandalo di Madame X, lo spallino caduto nel ritratto di Singer Sargent. La correzione, la fuga. Il retroscena

Ci può sembrare eccessiva la riprovazione? Sì, probabilmente. Non era solo questione di uno pezzo di stoffa sceso scandalosamente lungo il braccio, ma quello che il marito di Virginie Amélie Avegno e il suo milieau di amici e conoscenti  ipotizzavano fosse avvenuto durante le posa e i lunghi giorni in cui i due si vedevano per il lavoro. E che quanto poteva essere avvenuto fosse sotto l'occhio costante di migliaia di visitatori, anche perchè il quadro è assolutamente imponente - due metri e mezzo di altezza per un metro di larghezza - e talmente vivo e sensuale e a grandezza naturale, la signora, da emanare una luce eroticamente trasgressiva

Madonna del Granduca di Raffaello. Le figure erano circondate da un paesaggio che fu coperto di nero

Dal mutamento dell'inquadratura, rilevata dalle discrepanze tra disegno e opera finita, alla cancellazione del fondo paesaggistico, molto probabilmente compiuto dopo la morte del pittore - forse in epoca barocca - per evitare elementi di "distrazione" del fruitore, chiamato a concentrarsi esclusivamente sulle due figure

Vergine delle Rocce – La mano di Dio e il rivelato linguaggio dei gesti nel quadro di Leonardo

Claudio A. Barzaghi analizza accuratamente e genialmente l'opera, individuando percorsi semantici sottotraccia eppur rilevantissimi. Le espressioni gestuali dei sacri personaggi, l'eco delle montagne che formano mani e dita, il racconto circolare del mistero di Cristo. Il raccordo con gli scritti di Leonardo e con le evidenze storiche e teologiche
[caption id="attachment_23327" align="aligncenter" width="640"]Leonardo da Vinci, Cartone di sant'Anna (Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e san Giovannino) , 1501-1505 circa, disegno a gessetto nero, biacca e sfumino su carta, 141,5x104,6 cm., di Leonardo da Vinci, databile al 1501-1505, Londra National Gallery Leonardo da Vinci, Cartone di sant'Anna (Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e san Giovannino) , 1501-1505 circa, disegno a gessetto nero, biacca e sfumino su carta, 141,5x104,6 cm., di Leonardo da Vinci, databile al 1501-1505, Londra National Gallery[/caption]

Come si legge un quadro di Arcimboldo, cosa significa e quante altre sorprese può offrire

Oggi vediamo soprattutto la parte giocosa, che certamente esisteva ma non si esauriva in quella. I quadri di questo tipo poggiavano sulla cultura ermetica e alchemica dell'epoca, basata sul lege et rilege. Legge e rileggere, analizzare. Non basarsi su un'impressione principale. Osservare l'oggetto da più punti di vista, guardarlo in controluce, al contrario, lungo ogni lato. Cambiare anche le distanze, rispetto all'oggetto stesso.

Il pittore-passerotto e i pidocchi di Omero. Come leggere il misterioso quadro trovato dagli Uffizi

Chi cerca, non trova. Chi non cerca, trova. Avete mai pensato che la realtà può essere anche questa? Se non avete cercato questo dipinto splendido, troverete certamente, in esso, un autentico tesoro. Apritene il coperchio ed immergetevi nelle divertenti e profonde immagini dell'opera

Scoperte. Tutte le figure nascoste nella Madonna di Murillo. E un intenso abbraccio a Maria

L'equipe di Stile arte ha permesso poi, rispetto ai preziosi materiali portati alla luce dei restauratori, di ricostruire le figure interagenti del fondale. La scena dimostra d'essere stata percepita e dipinta con maggiore complessità. Sullo sfondo appaiono un edificio religioso, un albero, un chierico che reca quello che pare un cesto offertoriale. Una figura velata, alla distanza, e accanto alla Madonna una figura maschile che si inserisce tra lei e il Bambino, a comporre una perfetta Sacra famiglia. Interessante la presenza dell'albero, spesso legato al simbolo della genealogia di Gesù e al legno della Croce

Inedito. Un animale che diventa angelo. Il significato della figura in San Matteo e l'Angelo del Caravaggio

Il bordo estremo del panneggio che si protende verso l'anziano Matteo, intento,con difficoltà a stendere la propria diretta testimonianza, è incisivamente trasformato da Caravaggio in una figura composita. Vista da lontano essa appare come un animale che s'avventa contro il santo, con rabbia. Il motivo del comportamento aggressivo è provocato dalla lentezza con la quale, l'anziano apostolo, stende la Buona Novella. Matteo è come un alunno che non sa scrivere, forse vorrebbe sottrarsi al compito, ma viene obbligato da un grido a starsene sul banco - in una posizione di instabile di sofferenza - mentre l'Angelo enumera, sulla mano la concatenazione degli eventi che il pigro e riottoso allievo deve scrivere. Una sorta di dettato scolastico

Caravaggio, figure nascoste e composite nella Vocazione di Matteo. Inedito. Bernardelli Curuz

Propongo le immagini della Vocazione di Matteo della Cappella Contarelli di Roma, come esempio evidente del modo di comporre del Caravaggio. Tutti gli altri dipinti del maestro rispondono a questa regola di derivazione arcimboldesca. Mi riservo di presentare i lati inediti degli altri dipinti, in interventi successivi