Francesco Primaticcio esportò nella reggia francese il modello decorativo delle corti padane. Nella sua memoria stava il maestro Giulio Romano con l’esemplare palazzo Te e l’approccio globale ai problemi architettonici e decorativi. Ammorbidì il gusto antiquario italiano, piegò elegantemente la propensione grottesca per contribuire alla creazione di uno stilnovo cortese