Giacomo Balla esordisce da divisionista. Compagno di studi di Pellizza da Volpedo, quando, nel 1895, si trasferisce a Roma, non tarda a radunare intorno a sé un gruppo di giovani artisti (tra cui Boccioni, Severini e Sironi), che lo considerano un pioniere della nuova tendenza e che lo riconoscono subito come punto di riferimento della stessa.
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Nel 1913, Giacomo Balla pubblica un volantino in cui annuncia la vendita all’asta di tutti i suoi lavori precedenti, dichiarando al contempo che “Balla è Morto”. Decide persino di cambiare nome: d’ora in poi egli sarà FuturBalla.