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Posts tagged as “Il sorriso nell’arte”

ll sorriso. Uno studio del Cnrs rileva la nuova arma dei volti moderni nel confronto con i ritratti antichi

In democrazia e nella vita di tutti i giorni vince chi sorride. Analizzando una collezione di ritratti inglesi della National Portrait Gallery di Londra, realizzati tra il 1506 e il 2016, gli autori hanno scoperto che i segnali facciali relativi alla fiducia interpersonale sono aumentati di numero nel tempo

Inedito. Lifting o reggi-sorriso? Come Leonardo gonfiò le labbra alla Gioconda. Ecco i punti di sutura

Bernardelli Curuz: "Il pittore blocca un istante, quello dell'inizio della contrazione delle masse muscolari. E mette una "mensola" obliqua sotto le labbra della Gioconda. La visione ravvicinata del dipinto permette di evidenziare, in modo assoluto, una sorta di cicatrice obliqua, una sottostruttura di natura architettonica. La mensola obliqua, come vediamo qui, sostiene il rigonfiamento della parte sinistra delle labbra della Gioconda che sono asimmetriche, non solo per un gioco prospettico, ma perchè la Gioconda sta iniziando a sorridere e nel suo volto si avvia un processo che, qualche istante dopo, sarebbe quasi irrapresentabile senza renderla irriconoscibile".

Come fu dipinta la Gioconda. Perchè quel sorriso? Leonardo voleva dipingerla mentre rideva, ma gli fu impossibile

In particolare risulta degna di considerazione l’individuazione, alla base degli strati di pittura, di un apprestamento sommario del ritratto basato sull’incisione del supporto. Una sorta di mappa della fisionomia con la quale l’artista aveva ripreso, nei suoi elementi lineari fondamentali, la verità della donna che aveva di fronte

Il sorriso nell'arte. Chi è il personaggio biblico che sorride e perchè?

Daniele era profeta ebreo, che visse sino all'epoca di Ciro e che scrisse il libro della Bibbia che prende il suo nome. Fu deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Il contemporaneo Ezechiele, nella Bibbia stessa, lo indica come una persona straordinaria, dotata di santità mentre Matatia, morendo, ne indicava idealmente la figura per provare l'aiuto di Dio a quanto gli sono fedeli. Perchè? Perchè condannato a morte per calunnia e destinato ad essere sbranato dai leoni, fu salvato da Dio e dal re. Potrebbe essere considerato il compensatore degli errati giudizi, assai frequenti, della giustizia umana

Desiderio da Settignano – La divina grazia dell'infanzia. La gioia, il sorriso. La vita

Dolcezza, forza e luminosità sono le caratteristiche salienti dell’opera di Desiderio da Settignano, artista che, come la maggior parte degli scultori precedenti Michelangelo, è stato lungamente e ingiustamente trascurato dalla critica, ma che, con le sue creazioni di estrema intensità espressiva, di grande carica emotiva, di levità e di grazia, esercitò in realtà una forte influenza nella particolare fioritura della scultura che caratterizzò il terzo quarto del Quattrocento fiorentino

Pierino da Vinci rubò allo zio Leonardo volti e sorrisi per le sue statue

Nonostante non si fossero mai conosciuti, il ragazzo di Vinci fu cresciuto nell’aura straordinaria del celebre fratello del papà. Al punto che fece propri gli esiti della grazia leonardesca, suscitati da un enorme rispetto per la figura umana e dall’attenzione ai moti dell’anima. Le sue sculture dimostrano un’attenta osservazione dei dipinti di quell’illustre familiare che ne divenne il “padre a distanza”

Perché è un capolavoro il sorriso dell’Ignoto marinaio di Antonello da Messina?

Negli anni sessanta del Quattrocento Antonello da Messina maturava definitivamente acquisizioni ed esperienze di cultura figurativa fiamminga, da Van Eyck a Petrus Christus, esperienze che determinarono opere come il ritratto del Museo Mandralisca. Dinanzi a questo capolavoro assoluto, il problema della collocazione cronologica è di notevole importanza

Quando il sorriso è un effetto speciale. Perchè fu così difficile realizzarlo? Mantegna

Lo sforzo maggiore per la pittura del primo Rinascimento - già peraltro affrontato, con scarsi esiti, dagli allievi di Giotto - fu rendere i moti dell'anima, le emozioni, i caratteri delle persone dipinte. Mentre, infatti la scultura gotica, contando anche sulla possibilità di calchi dal vero, poteva rendere gli effetti lancinanti del dolore, il mutamento di un volto che grida, l'angelicità di un sorriso, il movimento raffrenato di una persona che parla, la pittura si trovò in difficoltà poichè le espressioni richiedono un lavoro sulla tridimensionalità dell'immagine. Il riso e il sorriso, soprattutto, costituirono un notevole problema anche per Leonardo, in quanto queste espressioni modificano notevolmente l'assestamento delle strutture muscolari del volto