Secondo l’opinione di Hillman, sia in pittura che nel cinema, questo elemento architettonico ha svolto e svolge tuttora un ruolo decisivo per il nostro immaginario. E proprio Hopper è stato un “genio della finestra”, colta sia dall’interno che dall’esterno. Prima di lui, nell’affrontare il tema, “geni” erano stati Rembrandt, Vermeer e molti altri. Tornando ad Hopper, è d’obbligo riconoscere che egli sia stato, con i suoi ambienti silenziosi e le scene distaccate, un interprete profondo delle relazioni umane. Al tempo stesso, le architetture rivestono un ruolo primario all’interno delle sue composizioni, e per questo motivo il pittore ha giocato con elementi lontani dalla mera realtà: finestre sproporzionate rispetto alla mute figure umane e una luce il più delle volte “tremenda”
Posts tagged as “la luce nei quadri”
Fra gli episodi narrati nelle Sacre Scritture più evocati nella storia dell’arte vi è la Cacciata dal Paradiso terrestre...

Capire Degas, il maestro delle inquadrature sfalsate e della luce artificiale. Influenzerà il cinema
Nelle sue opere, Degas rivoluziona le leggi pittoriche che per tutto il XIX secolo avevano regolato la rappresentazione sulla tela dell’evento teatrale. Più della magnifica illusione che si reitera ogni sera tra le luci del palcoscenico, all’artista interessa la realtà spiata dietro le quinte
Sovente le opere del Beato Angelico paiono assoggettarsi ad un bagno luminoso. che si fa sintesi altissima di perfezione e splendore. E’ il tentativo estremo di trascrivere nella sintassi del primo Rinascimento l’idea medievale di una visione delle cose il più possibile prossima allo sguardo divino