E' quasi un gioco infantile. Una delle prime cose che si imparano sono i concetti davanti-dietro, prima-dopo. E attorno a questi punti cardinali che ruota la conoscenza del mondo. La scoperta delle cose - che vanno esaminate anche nel lato nascosto, con creatività di uno sguardo che non si accontenta della visione frontale - e la dimensione del tempo. E' per questa magia, che da adulti applichiamo con sistematicità nella vita e nella sfera sessuale, che certi giochi di pittori risultano molto eccitanti perchè uniscono il disvelamento alla scoperta, alla sorpresa, al rivelarsi del lato ordinariamente proibito
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Uno scarso interesse del maschio latino nei confronti del seno? Da escludere. Una rapinosa velocità nel giungere all'atto? Forse, ma non del tutto. La principale ragione per la quale nei dipinti erotici le donne romane appaiono sempre con il reggiseno risiede in un motivo legato a una pur semplice ragione semantica. La fascia pettorale di stoffa o, nei casi più raffinati, collane sottili che assecondano la rotondità della mammella, lambendo dolcemente i fianchi, sono una necessità iconografica per sottolineare la differenza tre le donne e le dee. Pur avendo le stesse forme, le divinità esibiscono il seno nudo, mentre il pittore sottolinea la natura delle donne normali con la fascia.
Il quadro La toelette (Femme s’essuyant), è una piccante tavoletta ( 55x45 centimetri) realizzata da Boldini tra il 1880 e il 1885, nella quale il gusto del superamento del limite dà segno dell’accesso pieno alla Belle époque. Boldini tende infatti a rilanciare in chiave moderna certe atmosfere da boudoir settecentesco spostando in là, nei termini della spudoratezza, la lecita contemplazione dell’oggetto del desiderio del pittore e dello spettatore. E il quadro che ne esce, per l’atmosfera cupa e i colori combusti e la pittura frustata sul legno, con un’azione che rinvia alla rapidità dell’impressione e all’azione di un sadico scudiscio, diventa il supremo esercizio di una mitica spudoratezza, un autentico inno alle libertà del mondo moderno. Giovanni Boldini, era giunto da Londra a Parigi nel novembre del 1871
I peccati commessi al cosiddetto sabba erano soprattutto di natura sessuale. Dopo la consumazione di "boni rosti", le diverse coppie, che si univano al momento, si appartavano per incontri sessuali prolungati. Le feste potevano costituire residui di consuetudini sfrenate che furono osservate dai persecutori come ossessioni demoniache
Incrociamo qualche dato per fornire, al di là delle versioni leggendarie, che si sono sviluppate durante i secoli, un'ipotesi di toponomastica funzionale collegata alla figura oscena
Lo specialista di Dumas, Claude Schopp rivela nel suo libro L'origine del mondo, in uscita il 4 ottobre, che la modella utilizzato dal pittore per il suo famoso dipinto si chiamava Constance Quéniaux, ex ballerina dell'Opera - nella foto -.
È lavorando sulla corrispondenza tra il figlio di Alexandre Dumas e George Sand che il grande specialista francese Dumas, Prix Goncourt della biografia nel 2017, ha risolto un enigma di 152 anni. Nel 1866, Constance Quéniaux ha 34 anni. Non balla dal 1859 ed è una delle amanti di Khalil-Bey, committente del dipinto
L'animale apparve sovente, nell'ambito artistico, per identificare, in opere comico-grottesche, l'organo sessuale femminile. Comunque sia, secondo la visione maligna del maschio, la gatta è sorniona; se ne sta accoccolata in un angolo; pare non desiderare nulla, ma quando vuole divorare un dato volatile, non c'è nessuno che possa fermarla. Ecco allora, scene e scenette attorno a queste inclinazioni maschili e femminili. Il maschio, naturalmente, era solo una povera vittima, immolata agli appetiti delle signore-gatte
L'artista Juliana Notari vuole mettere in discussione il rapporto tra natura e cultura in una società fallocentrica e antropocentrica. L'opera ha portato a una discussione tra conservatori e sinistra: un confidente del presidente Bolsonaro si è sentito attaccato chiedendo un enorme pene in risposta