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Posts tagged as “Le fate nell’arte”

Curarsi con le immagini. 13 minuti che fanno star bene. Firmati Christian Schloe. Qui

Christian Schloe è un artista austriaco che crea - unendo con il computer dipinti, sfondi immagini digitali -atmosfere magrittiane, poetiche, legate a un surrealismo amoroso, dolce e lontano dall'incubo, che si colloca, appunto, nella dimensione del sogno e che sviluppa spazi occupati, appunto, nel passato, da Magritte e da Prevert. Un mondo positivo e dolce, femminile e non femminista, che ci invita ad amare e a trasformare il sogno buono in un buon segno, in grado di orientare le nostre giornate, tenendoci lontani dall'autodistruzione pretesa dal nichilismo

Sophie Gengembre dipingeva bimbe soavi e piccoli pastori. Video incantevole

Bambine soavi, piccoli pastori impegnati a suonare il flauto, fratellini addormenti dolcemente. L'amore ottocentesco per l'infanzia trova uno dei massimi cantori nella pittrice pre-raffaellita Sophie Gengembre Anderson. Nata a Parigi nel 1823 da un architetto francese che aveva sposato un'inglese, apprese le tecniche del ritratto nella capitale francese, frequentando lo studio di Charles Auguste Steuben, uno specialista del ritratto. Durante la rivoluzione del 1848, quando Sophie era venticinquenne, la famiglia decise di partire per gli Stati Uniti d'America. Vissero tra Cincinnati e Manchester della Pennsylvania, città nella quale la ragazza incontrò il pittore Walter Anderson, che sposò poco dopo.
Nel 1854 si trasferirono a Londra, dove la pittrice esibì i propri lavori nella Royal Academy. Nel 1858 presero la via di New York, per poi tornare definitivamente a Londra nel 1863. I suoi primi dipinti mostrano una forte attenzione per il dettaglio botanico, in comune con i Preraffaelliti. Morì nella propria casa, a Falmouth nel 1903

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L'artista che fotografa le vere fate e le anime leggiadre

Il mondo meraviglioso della britannica Kirsty Mitchell. E' realmente difficile trovare, associati, una capacità assoluta nell'invenzione del personaggio, una composizione così equilibrata e, al contempo, densa di rinvii alla cultura del costume e una sensibilità così spiccata per il colore, dagli accostamenti più accesamente arditi alle nouances di una raffinatezza sorprendente.