La prospettiva aerea è una modalità di rilevamento e di rappresentazione della realtà, che tiene conto del mutamento dei colori, alla distanza, e del progressivo sfocarsi delle immagini provocato dalla presenza di umidità negli strati bassi dell'atmosfera. Essa fu messa a punto, con esiti massimi, da Leonardo da Vinci. Se la prospettiva lineare ci offre semplicemente, nel campo lungo, una riduzione di dimensioni degli oggetti, progressiva, rispetto al punto di vista, la prospettiva aerea approfondisce il senso del vero, aggiungendo, al rimpicciolimento di elementi distanti, una diversa colorazione e una riduzione della marcatura delle linee che definiscono gli elementi paesistici.
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In particolare risulta degna di considerazione l’individuazione, alla base degli strati di pittura, di un apprestamento sommario del ritratto basato sull’incisione del supporto. Una sorta di mappa della fisionomia con la quale l’artista aveva ripreso, nei suoi elementi lineari fondamentali, la verità della donna che aveva di fronte
Partire dalla suggestione di un muro scrostato o di un alone di umidità, creare fondali caotici dai quali estrarre figure e composizioni dinamiche e incisive. Da Leonardo al Novecento un viaggio nella materia che contiene immagini
Significativi alcuni particolare nella comprensione del processo mentale di Leonardo che lavora secondo la propria ispirazione in maniera molto libera al di sopra di una, invece, rigorosissima impostazione prospettica dell’insieme. Il gruppo di teste sul lato sinistro mostrano con evidenza i vari possibili livelli durante il processo di costruzione delle immagini. All’estremità destra, invece, appaiono varie posizioni di una testa di cavallo, per la quale, evidentemente, il pittore non aveva ancora compiuto la scelta definitiva
Leonardo da Vinci – Cos'è lo sfumato leonardesco e come si ottiene
Come dipingere un ritratto, News, Pittura antica and tecniche d'arte
Lo sfumato leonardesco è frutto di una tecnica di sovrapposizione, a dipinto ultimato, di una velatura lieve ed omogenea di colore diluito nel legante con il fine di ammorbidire i lineamenti dei volti o - nel caso di paesaggi - di ridurre l'acutezza dei profili delle montagne o degli oggetti lontani per ricreare l'effetto di sfocatura provocato, alla distanza, dalla'umidità atmosferica. Lo sfumato, applicato ai volti, è assimilabile all'effetto flou, ottenuto, nel cinema o nella fotografia tradizionali, attraverso la sovrapposizione di un velatino all'obiettivo.