Nella mostra “Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità” sono esposti i materiali della necropoli di Casenovole, scoperta nel territorio vicino Civitella Paganico, e prova a restituire, così, la complessità di un contesto poco noto, in un territorio che solo negli ultimi anni ha iniziato a ricevere le giuste attenzioni dal mondo scientifico grazie ad una serie di indagini condotte da ricercatori di diversi Enti e Istituti
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I giochi di specchi, non solo costituiscono un viaggio in mondi paralleli, ma più concretamente sono utilizzati nell'eros, soprattutto dai maschi, per moltiplicare i punti di vista e creare una sorta di visione tentacolare del corpo femminile. Alle donne, generalmente, piace essere guardate. Così le superfici che catturano immagini proibite, sono appaganti per entrambi i generi. Thomas Rowlandson (1756-1827) introduce in modo acutissimo l'elemento dello sguardo, da un lato, e dell'esibizione, dall'altro, con straordinarie capacità comico-analitiche, creando una sorta di opera aperta. La minuscola psiche da tavolo di boudoir, collocata sul pavimento, è utilizzata per accendere l'immaginazione dello spettatore. E chi guarda dall'esterno dell'acquerello - tutti noi - compone automaticamente l'immagine di ciò che lo specchio inquadra: la parte più bassa delle natiche, nel punto in cui si annodano dolcemente, come elementi curvilinei, alla verticale discesa della linea decorata del sesso femminile
Dal 18 settembre al 3 ottobre, nei pressi di Torino. Luciano Luca Cappellari artista, docente di arte ed architetto, firma l'opera. La sua riflessione sui temi della luce e del tempo
Il neo-pop americano punta ad utilizzare materiali industriali, colori accesi, forme semplici e marcate, derivate dal mondo dell'infanzia e dal cinema, giocando spesso a livello di ironia e contando sull'effetto-sorpresa, nonché sull'indignazione di una parte del pubblico
Un lavoro splendido di land art e, al tempo stesso, un esempio di straordinaria intelligenza nell'ambito della ridefinizione di monumenti e vestigia inquietanti, che assume una valenza notevole proprio nelle settimane in cui, in tutto il mondo, prevale, rispetto ai monumenti del passato, un'assurda campagna di cancellazione. Anonyme aveva indicato una via: quella dell'interazione. Ma la comunità, evidentemente, per quanto ammaliata da questa realizzazione non si è presa a carico il lavoro che era stato offerto gratuitamente dall'artista
Appartenenti agli effetti basici del riflesso, questi 20 esempi costituiscono una simpatica antologia da cui partire per elaborare altre idee o per farsi un selfie surreale o surrealista. Il gioco dello specchio consente, come vedremo, di far sparire il busto di un corpo o di creare un volto cubista
Le opere di Balthus sono state oggetto di un postumo boicottaggio da parte di gruppi femministi e tradizionalisti statunitensi poichè mostrano adolescenti in pose di abbandono, mentre si guardano allo specchio, con alcune parti del corpo non perfettamente coperte, in ambienti domestici rispetto ai quali manifestano un profondo distacco. Seppur sensuali - forse per chi guarda - le bambine di Balthus sono dominatrici di uno spazio divino, all'interno di un equilibrio nuovo, quello dell'inizio dell'adolescenza. Uno spazio sorprendente, di casta intangibilità, che muterà nel primo contatto con un maschio. Tutto è pertanto inscritto nella sacralità della vergine, sospesa in una propria autonomia superiore

Fotografarsi in un vecchio specchio. Le immagini di Katia Chausheva, ovattate come pittura. Il video
Katia Chausheva è una fotografa bulgara che ha lavorato intensamente e proficuamente attorno al tema dello specchio come rivelatore dell'anima. L'artista opera in ambienti spogli, con un cromatismo alla Saudek e con effetti assimilabili alla pittura della Scapigliatura. Specchi dalla superficie riflettente abrasa o costellata da macchie rugginose dissolvono la parte corporea penetrando in un luogo intenso, interno, dominato da una dolce malinconia e da sentimenti di intimo affetto e di attesa
Dai dipinti su vetro - realizzati dai tempi degli antichi romani, con oro e pigmenti - alle opere settecentesche sulla superficie degli specchi. Per questi lavori era necessario preparare una miscela vicina alle lacche, utilizzando gomma arabica e colore. Oggi effetti analoghi sono ottenuti miscelando sulla tavolozza la vernice finale al colore ad olio desiderato. La gomma arabica o la vernice finale spary di oggi sono molto aggrappanti e consentono di stendere il colore su superfici idrorepellenti come quelle del vetro. Il piccolo segreto è solo questo. Per quanto concerne i dipinti su vetro, essi vengono realizzati nella parte interna, affinchè il colori non presenti la minima asperità, mentre quelli su specchio generalmente venivano realizzati sulla superficie esterna - evitando, in molti casi di abradere la superficie riflettente - per aumentare la possibilità del gioco con i riflessi