La zona era discosta rispetto al centro, ma qualche segno di occupazione, pur rado, esiste. La città gallo romana - che era stata fondata nel I secolo a.C. - si sviluppava nella piana. Fu solo nel agli inizi del IV secolo che venne abbandonata in favore di una rifondazione su un altopiano affacciato sul fiume
Posts tagged as “Necropoli”
“Possiamo dire che i tipi di abbigliamento delle statuette - dicono gli archeologi - sono legati alla cultura frigia orientale e al culto di Cibele e di Dioniso".
Posizionato lungo un'antica strada, a 400 metri a nord dell'insediamento antico, questo complesso ha rivelato un totale di 1091 strutture, tra cui 554 tombe, 212 cremazioni, 30 recinti funerari e 195 strutture funerarie di natura indefinita. Gli approfondimenti successivi agli scavi forniscono oggi numerosi risultati riguardo all'evoluzione delle pratiche funerarie antiche. La lunga occupazione dell'area con fini cimiteriali consente di vedere, infatti, uniti, nello stesso luogo i diversi passaggi culturali che ebbero importanti riflessi sulle modalità di accompagnamento dei defunti nell'Aldilà
Al momento, non è stata presa una decisione sulla continuazione dei lavori nell'area delle tombe, ma saranno adottati adeguati accorgimenti tecnici per preservarle. Gli interventi di scavo e le successive attività di studio e analisi rappresentano un esempio di corretta collaborazione tra la Soprintendenza, l'ente gestore del servizio pubblico e l'esecutore dei lavori pubblici, garantendo la salvaguardia di importanti testimonianze archeologiche.
Percorso un pozzo di pietra. Una porta coperta di mattoni. Una cavità. Mummie e mummie. Scoperti anche blocchi di pietra appartenenti a un edificio distrutto, molti dei quali decorati con dipinti di piante, grappoli d'uva e branchi di animali, stormi di uccelli - soprattutto colombi - e cobra
Gli scavi della campagna 2023 - che dovrebbero essere ripresi nel 2024 - hanno riguardato le prime cinque tombe romane, nelle quali sono stati individuati corredi composti da ceramiche, balsamari, contenitori vitrei, lucerne. Una moneta trovata in una delle tombe consentirebbe di datare la sepoltura stessa ai primi decenni del 200 d.C. Un periodo prospero, per l'Impero
Possiamo immaginare allora il luogo - che è ancora in fase di studio - come uno snodo stradale, ricco di sorgenti. Qui - attorno alle fonti - sorsero edifici forse connessi con il culto o con lo sfruttamento delle sorgenti. Un quartierino con qualche attività artigianale, le fonti, forse un un edificio di culto e un'area sepolcrale. Il ritrovamento di cospicuo materiale ligneo, lascia ipotizzare la presenza di ponticelli.
La cultura a cui appartenevano i defunti era condivisa in una vasta area, tra la quale figura anche l'Italia centrosettentrionale, la Francia e la Svizzera. Probabilmente questi sono centri di emanazione di un fenomeno culturale che avrebbe caratterizzato mezza Europa
Mont'e Prama è un luogo che suscita, da anni, polemiche collegati a diversi modi di intendere l'area e la sua valorizzazione. Probabilmente anche questo episodio si inserisce in un lungo botta e risposta. La Soprintendenza, in una nota, ha voluto precisare che alcuni giornali di cronaca hanno dimostrato di inorridire, al cospetto di una pratica corretta e diffusa