“La poetica di Mancini affonda le radici nel profondo dell’essere umano, rappresentato spesso con immagini di adolescenti, perché in essi la lacerazione, il distacco, l’allontanamento dalla pura bellezza dell’essere e dell’esistere appaiono maggiormente evidenti e codificabili rispetto agli adulti che, pur vivendo quotidianamente questa dicotomia, si sono costruiti strutture e sovrastrutture capaci di nascondere il loro male di vivere" Appuntamento a Roma alla Galleria 28 Piazza di Pietra di Francesca Anfosso per celebrare, da oggi, uno dei principali vincitori del premio Nocivelli