In quella “grande enciclopedia” che è il museo parigino la pittura bresciana è ben rappresentata. Esposti un Montagna e un Romanino. Ma i depositi nascondono altre sorprese, che Stile ha percorso minuziosamente. Ecco tavole e disegni di Moretto, Muziano, Gambara. Già nel 1530 Francesco I acquistava un Savoldo per la sua collezione
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I depositi del grande museo parigino conservano le pale del maestro bresciano che finirono a Brera con l’avvento di Napoleone. Vivant Denon ritenne che Parigi dovesse veder rappresentata la soave bellezza dei dipinti del Bonvicino. Così propose e ottenne lo scambio. Ma ora le opere non sono visibili