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Posts tagged as “Roberto Manescalchi”

La Gioconda e le sue sorelle. Gemelle. O più giovani o vecchie. Qual è la vostra Monna Lisa ideale?

Il successo di Monna Lisa, che nacque a ridosso dell'esecuzione del ritratto stesso e che raggiunse l'apice con il furto del quadro, non conobbe requie. La dipinsero in tante maniere, tenendo il cardine della stella polare vinciana. Ed è comunque bello osservare il variare di forma, di sorriso, d'espressione nella stessa modella

Salvator Mundi. Quante copie antiche da Leonardo! Pazzesco. Scegli la migliore. Nell'articolo

2019, Festeggiamenti in onore di Leonardo… Ciaccie fritte, bombarde, fuochi d’artificio, ricchi premi & cotillons. Intervenite numerosi. E che dire del buon Salvatore del mondo comprato per una cifra spaventosa dagli arabi? Roberto Manescalchi è andato a caccia delle copie, delle revisioni, delle interpretazioni che in circa un secolo si svilupparono dal disegno di Leonardo. E tra questi quadri qual è l'originale? Ciò che è stupenda è la carrellata di varianti sul tema. Chi ha l'occhio, entri e guardi. Un vero spettacolo

Pittura, la prova assurda del Bianco di Titanio. Falsi, falsari, caccia alle streghe e Santa Inquisizione.

La presenza del Bianco di Titanio nelle opere d'arte è considerata una prova negativa, rispetto ai dipinti di pittori che operarono fino ai primi anni del Novecento. Il brevetto risale agli anni della Belle Epoque, ma la registrazione ufficiale di un prodotto non preclude una possibilità al suo utilizzo precedente, anche con altre formule di estrazione. Perchè Sargent lo utilizzava nel 1882? E perchè alcuni testi dicono che il Titanio fu estratto nel settecento? Spesso si assolutizzano i dati, per vere ordalie con il fine di "annegare" un'opera. Ma perchè il bianco di Titanio è considerato compatibile con un dipinto, ad esempio di Sargent, del 1882 e non con i dipinti parigini di Modigliani, quando il suo stesso amico Picasso lo utilizzava, mentre gli stava accanto? Quando la scienza è nel letto di Procuste. E tira la coperta, dove fa comodo

Modigliani e la scandalosa modella Elvira. Ritratto inedito e foto di nudo. I nuovi indirizzi della ricerca

La più bella prostituta di Parigi: Elvira’, 'La Quique' - la dolce cicalina - tradotto molto liberamente. Un inno divino alla sensualità e un viso d’angelo. Crediamo di non sbagliare a ritenere che sia lei nelle due vecchie foto che vi proponiamo. Ci sovviene prepotentemente la rappresentazione del suo nudo disteso. Secondo la figlia dell’artista suo padre ed Elvira si sarebbero rinchiusi, muniti di tele, colori, alcool e droghe nello studio della place J.-B. Clément. Lo studio testimone dell’incontro con Elvira, secondo altri, potrebbe essere, invece, quello di Rue Ravignan (spesso confuso con il primo menzionato) e quindi l’incontro posticipato al 1914. Propendiamo per la prima ipotesi perché abbiamo buoni motivi per sostenere che il nostro nudo sia stato in proprietà di Paul Alexandre e non di Paul Guillaume che nel frattempo era subentrato al primo amico e mercante del livornese

Vero o falso o vero e falso assieme? I casi del Salvator Mundi attribuito a Leonardo e dei Modigliani

Ha compreso dott. Carlo Pepi perché la deve finire con i falsi Modigliani? La deve finire con i falsi Modigliani perché alla fine, a forza di arrabbiarsi, ne risentono le coronarie… io sono un po’ più giovane, ma la capisco bene. Più giovane, ma conduco vita insana e rischio di arrabbiarmi e che mi saltino quanto e più di Lei. Leonardo, Boltraffio, Luini, 450 milioni da Christie’s e 45 sterline da Sotheby’s… in questo mondo confuso è ormai tutto vero e tutto falso senza remissione dei peccati. Perché ho tirato in ballo Pepi, commercialista, autodidatta in arte e maggior esperto (autoproclamato, ma concordo) di Modigliani al mondo? Perché dopo i circa venti presunti falsi di Genova, quelli di Spoleto (indagini e processi che mi pare ancora in corso) ha denunciato in questi giorni ulteriori due presunti falsi che sarebbero presenti in un'altra mostra

Madonna del parto di Piero della Francesca. Toccarle l'ombelico su un video dalla stanza accanto

"Avevo visto l’affresco in video, ma ora mi sarei finalmente immerso -dice Roberto Manescalchi - Mi sono messo di buon grado ad aspettare il mio turno per accedere al touch screen. I ragazzi delle scuole se ne sono andati dopo una quarantina di minuti transitando distrattamente per la stanza che ospita l’affresco… alcuni senza neppure un occhiata. Tra quelli che non hanno guardato sono stati gli insegnanti per primi. Passando parlavano della sosta per la cena, durante il viaggio di ritorno, ignorando bellamente la sacra icona, ma erano appena emersi".

Dov'è che Piero dipinse la sua Resurrezione? Fu staccata, allora? Fessure e altre prove dicono che…

Quel che ci pare, invece, dia il colpo di grazia è l’esame comparato del quadro fessurativo generale della parete che non prevede la possibilità di alcun inserto per le due categorie di lesioni rilevate: quelle quadrate in senso verticale orizzontale evidenziate in blu che ricalcano l’apparecchio murario retrostante e quelle diagonali che nella resurrezione scendono da destra a sinistra che invece sono di trascinamento di un pannello solidale alla parete e dello stesso tipo di quelle che presenta il resto della parete (qui omesso, ma che abbiamo) evidenziate in rosso. Alla faccia di chi sostiene, ci pare di averlo letto o sentito, ma non abbiamo voglia di cercare il riferimento, che la parete dove è dipinto l’affresco non sia ben ancorata alle adiacenti. La foto che ha consentito il rilievo delle lesioni è una foto eseguita negli anni 90 del secolo scorso

Opere antiche in prestito tra musei. Inamovibili? O in viaggio identitario? Le contraddizioni

Ora l’intero polittico di Santa Maria della Misericordia starebbe per partire alla volta di San Pietroburgo destinazione Ermitage per una permanenza che da Natale prossimo venturo si protrarrebbe fino a primavera inoltrata. Va da sè che Del Teglia fa il giornalista e pubblica notizie per lavoro non perché si diverte. Abbiamo detto che non chiediamo niente a nessuno. Con un minimo di tempo ci preoccuperemo, tuttavia, di sapere come viaggerà l’opera stante che il clima in inverno a San Pietroburgo non è proprio quello cui il polittico è abituato. Ci preoccuperemo di sapere con esattezza per quanti milioni sarà assicurato. Intanto anticipiamo al Sindaco Cornioli che il Soprintendente milanese ha assicurato il Caravaggio spedito a Parigi, almeno stando alla stampa, per 120 milioni di euro. Ci sembra di ricordare che la Madonna della Misericordia sia stata assicurata per 125.000 euro per la trasferta di Forli e 250.000 euro per la trasferta di Milano (cifre assolutamente risibili e che ci paiono inverosimili si trattasse anche del doppio ed il paragone lo evidenzia senza ombra di dubbio). Crediamo, inoltre, che il Caravaggio sia stato ampiamente sottostimato ed è per questo che il poter decidere in autonomia ci pare cosa ammantata da una vena di sottile follia

Piero della Francesca, cosa stava accanto al suo "Battesimo"? Ecco la ricomposizione corretta del puzzle

Roberto Manescalchi propone una soluzione assolutamente logica e definitiva al pasticciaccio brutto della ricostruzione dell'opera del Maestro toscano - Parte da un dipinto storico ottocentesco di Angelo Tricca nel quale, sul fondo, esiste documentazione iconografica dell'opera quattrocentesca ai tempi in cui era completa - Confuta correttamente le incongruenze notevoli del piano di assemblaggio, compiuto dai colleghi, che avevano unito il dipinto rinascimentale a un polittico gotico - Rimette a posto i tasselli e dà a Piero quel che è di Piero e dà a Matteo di Giovanni le ali incongrue che perfettamente collimano con un modello iconografico della tavola centrale

Leonardo: scoperta una nuova scena della battaglia d'Anghiari? Lo studio di Manescalchi

Lo studioso toscano ha reperito e acquisito una copia fresca ed integra dalla battaglia di Anghiari di Pierre Nolasque Bergeret, precursore francese dell’arte litografica. La stampa realizzata dal Bergeret, più unica che rara, stante che non esiste nel catalogo online del Louvre, British Museum, Albertina e Istituto Nazionale della Grafica, mostra una parte perduta nei rifacimenti e nelle copie successive, ma ripresa in alcuni casi, anche in scultura. Ecco la ricostruzione di ciò che è stato perduto e ritrovato