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Posts tagged as “Simbolismo”

Il significato dei misteriosi simboli nei quadri di Klimt – I segni erotici

Qual era la funzione delle figure decorative poste da Klimt nei propri dipinti? Semplici decorazioni? Decorazioni-significanti? L'artista interpreta secondo la tradizione antropologica più profonda il passato per legarlo al presente. Introducendo nelle proprie opere,con notevole frequenza,elementi decorativo-simbolici con una specifica funzione evocativa. All'artista non interessa che l'osservatore decodifichi segno per segno. Ma poichè i simboli appartengono a un codice linguistico atavico essi hanno la funzione di rafforzare o indicare, subliminalmente, il significato di certe aree del quadro, sollecitando, come in un'opera aperta, l'automatismo del lavoro dell'inconscio. Oggi siamo in grado di comprendere che, nonostante l'attenzione decorativa, molto intensa nel maestro della secessione viennese, essi non sono forme pure inserite per aggiungere preziosità cromaatiche o formali all'opera, ma ad indirizzarne o a ad aumentare la forze del significato, attraverso l'antico linguaggio ieroglifico

Gustav Klimt. Il significato delle sue allegorie

Qual era la funzione delle figure decorative poste da Klimt nei propri dipinti? Semplici decorazioni? Decorazioni-significanti? L'artista interpreta secondo la tradizione antropologica più profonda il passato per legarlo al presente. Introducendo nelle proprie opere,con notevole frequenza,elementi decorativo-simbolici con una specifica funzione evocativa. All'artista non interessa che l'osservatore decodifichi segno per segno. Ma poichè i simboli appartengono a un codice linguistico atavico essi hanno la funzione di rafforzare o indicare, subliminalmente, il significato di certe aree del quadro, sollecitando, come in un'opera aperta, l'automatismo del lavoro dell'inconscio. Oggi siamo in grado di comprendere che, nonostante l'attenzione decorativa, molto intensa nel maestro della secessione viennese, essi non sono forme pure inserite per aggiungere preziosità cromaatiche o formali all'opera, ma ad indirizzarne o a ad aumentare la forze del significato, attraverso l'antico linguaggio ieroglifico

Paul Gauguin: come dipingeva, lo stile, le tecniche e perché lasciò l’Impressionismo e l’Europa

La perdita del senso religioso della vita, il dominio della scienza e della tecnica avevano creato un senso di profonda inquietudine in una piccola parte della società francese. L’uomo era davvero un meccanismo biologicamente perfetto destinato al nulla? L’istante, come momento irripetibile, da vivere fino in fondo - che risultava centrale, peraltro, nella poetica impressionista - aveva definitivamente cancellato il concetto di eternità? L’umanità doveva affrontare un vuoto senza ideali?

Capire Giovanni Segantini – Montagne. L’analisi in breve di Annie-Paule Quinsac, massima esperta

Stile Arte ripropone un proprio importante incontro con Annie-Paule Quinsac, massimo studioso al mondo dell'artista, curatrice del Catalogo Generale (1982) e della raccolta delle lettere (1985), nonchè di numerose mostre in Italia e all'estero. La Quinsac: "Egli seppe conciliare simbolismo e dato naturale, perchè nella sua psiche erano una cosa sola". Le odierne quotazioni del pittore trentino

Georges Rouault quotazioni gratis – Il video delle opere

Georges Henri Rouault (Parigi, 1871-1958) è un pittore che si forma nell'ambito simbolista, con Moreau e dimostra di aver osservato con grande attenzione sia Van Gogh, che lo spiritualismo del Cristo Giallo di Gauguin. Come Gauguin, nella produzione di Pont-Aven - Roault coglie una visione popolare dello spirito religioso, deformata da un punto di vista emotivo, osservata con gli occhi dei fedeli. La pittura di Rouault diverrà comunque sempre più sintetica e espressiva, fino ai limiti dell'espressionismo più crudo

Il Simbolismo. Il sogno, lo spirito. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra

Il Simbolismo è, al tempo stesso, un momento di chiusura al progresso e a una società dominata dall’imperio della quantità e di apertura per affermare una modernità che, sulla scia della poesia di Baudelaire, fa della resistenza al moderno il proprio segno di riconoscimento. Emblema della caduta e del fallimento, I fiori del male sono il punto di partenza di un momento culturale che si definisce in primo luogo attraverso la negazione: rifiuto del reale ridotto alla semplice percezione intuitiva, rifiuto dell’accademismo, rifiuto del naturalismo e del verismo. La lunga lista dei rifiuti sembra definire il simbolismo come l’ultima risposta alla triplice frustrazione dell’uomo moderno: frustrazione generata, storicamente, da Copernico (l’uomo non è più al centro dell’universo), da Darwin (l’uomo non è il compimento dell’evoluzione) e da Freud (l’uomo è incapace, per natura, di dominare le proprie pulsioni interiori).