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Posts tagged as “Tesori e tesoretti romani”

Il tesoro romano nella palude. Uno studio analizza origini di un servizio da tavola in bronzo nascosto durante le invasioni

Il contenuto del tesoro è un mix di trenta manufatti in metalli vari. Tra i pezzi presenti, figurano diversi recipienti in lega di rame, come una grande ciotola scanalata, sei ciotole emisferiche di tipo "Irchester", quattro colini con manici, un colino, un piatto con manici, due piatti, un piatto con bilancia e un grande vaso. Oltre ai manufatti in rame, sono stati rinvenuti oggetti in ferro, tra cui due asce e un martello a croce da fabbro. Basandosi sui paralleli con manufatti in argento di alcune tipologie di contenitori presenti in altri tesori romano-britannici, si stima che il tesoro possa essere datato al IV secolo

Trova in un campo 432 monete romane d’argento. Le prime 73 sono andate all’asta nelle ore scorse. Guadagno: 17.825 euro

Dopo la registrazione, le monete furono restituite al cercatore poiché il tesoretto non poteva essere oggetto d'acquisto da parte dello Stato, probabilmente perché nei musei esistono già le stesse monete. La legge inglese è molto liberale, in tal senso. se lo Stato è interessato a un oggetto trovato nel terreno, lo acquista a prezzo di mercato. se non è interessato, colui che l'ha trovato può disporne come meglio gli pare

Sotto il prato c’è una città romana. Scavano e trovano un tesoro di 3mila monete e 50 gemme a Claterna, nei pressi di Bologna. Scoperto anche rarissimo quinarius

Situata strategicamente sulla via Emilia tra le colonie romane di Bologna (Bononia) e Imola (Forum Cornelii), Claterna si ergeva con orgoglio come una tappa vitale lungo la maestosa arteria stradale. Questa antica città romana, il cui nome era tratto dal vicino torrente Quaderna, è stata testimone della storia millenaria della via Emilia.

Un sub vede uno strano luccichio, a pochi metri di profondità, in Sardegna. Si immerge. Trova un cumulo di 50mila monete romane

Tutte le monete prelevate sono in uno stato eccezionale e raro di conservazione. Solo 4 pezzi risultano danneggiati, anche se comunque leggibili. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C. Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari ma soprattutto dall’assenza di centenionales, coniati a partire d al 346 d.C. Il gruppo dei follis recuperato proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo ad eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine.

“Ecco cosa ho trovato nel campo”. 2800 monete romane del III secolo d. C. conservate in una “pentola” sono state dichiarate tesoro

Il tesoro più grande, trovato recentemente nel campo, era collocato in un vaso di ceramica, che conteneva 2.733 monete, un mix di denari d'argento coniati tra il 32 a.C. e il 235 d.C., nonché radiati di argento e leghe di rame (noti anche come antoniniani) coniati tra il 215 e il 270 d.C Il tesoro più piccolo comprende 37 denari d'argento, di datazione compresa tra il 32 a.C. e il 221 d.C., che sono stati trovati successivamente, sparsi in una piccola area nelle immediate vicinanze del tesoro più grande.

Un tesoretto di monete di Valentiniano scoperto nella cantina di una imponente villa rurale romana

Il ritrovamento di tesoretti, nelle ville romane, non è infrequente. Erano nascosti sotto i pavimenti, in fenditure dei muri o angoli della cantina. Punti dei quali, molto probabilmente, una sola persona conosceva l'esistenza. La morte dei proprietari o il loro allontanamento non ne ha permesso il recupero

“Un tesoro romano!”. Ecco cos’è stato scoperto in un prato, a poche decine di centimetri dalla superficie

Lo strano deposito si presentava come una sorta di guscio di tartaruga metallico, sepolto a una profondità relativamente esigua sotto un terreno piatto, come possiamo vedere chiaramente nell'immagine qui sotto. La terra è stata asportata con estrema cautela.

Il tesoro di 1000 monete romane d’oro trovato a Como. Concluso lo studio. Scarica qui gratuitamente il libro

Il contenuto del "bricco" dimostra che il tesoro potrebbe essere costituito da pagamenti avvenuti dalle casse imperiali a un ricco privato o a un ufficio pubblico. Si tratterebbe quindi di una riserva, costituitasi in almeno 15-20 anni, e nascosta fra la fine del 472 e i primi mesi del 473