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Trovato a 2 metri di profondità nell’Adriatico relitto di un’imbarcazione romana con legno perfettamente conservato


Gli archeologi della città costiera di Zara hanno scoperto una barca di legno romana di più di 2000 anni nel mare al largo di Sukošan, a una profondità di soli due metri.
Zara, come ben sappiamo, è una città croata sulla costa della Dalmazia, molto nota per le rovine romane e veneziane che fanno parte del suo centro storico peninsulare.

Gli scavi sono in corso. La chiglia dell’imbarcazione è larga tre metri, mentre non si conosce ancora con esattezza la lunghezza dello scafo. Per ora la rimozione della sabbia ha permesso di portare alla luce circa 9 metri. Eccezionale, come è ben visibile, lo stato di conservazione del legno, certamente grazie all’azione di protezione esercitata dall’azione combinata della sabbia e dell’acqua marina.

“L’antico porto di Barbir vicino a Sukošan è stato scoperto nel 1973 e per molto tempo è stato documentato solo in superficie, grazie alla ricerca dell’archeologo Boris Ilakovac. Nel 2017 sono iniziati nuovi e più seri lavori nell’area, parallelamente alla ricerca su una villa romana sulla terraferma, che è stata notevolmente danneggiata a causa delle moderne costruzioni. Fortunatamente, una parte del sito sottomarino è ben conservata” ha dichiarato, a Croatiaweek, Mladen Pešić, direttore del Centro Internazionale di Archeologia Subacquea di Zara e responsabile anche di questo progetto di ricerca.