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Un anello verde circonderà Pompei. Cosa ne pensate? Il progetto 👇


Circa 4 chilometri di percorso naturalistico extramoenia del Parco archeologico di Pompei – un vero e proprio anello verde attorno alla città antica, capace di valorizzare il legame tra l’area degli scavi e il paesaggio naturale e agricolo circostante – è l’obiettivo del Masterplan – oggetto di finanziamenti con fondi del PNRR – che sarà presentato martedì 30 maggio  all’Auditorium degli scavi. 

Elementi portanti del nuovo percorso in extramoenia sono: il ripristino della passeggiata lungo le mura, la valorizzazione dei belvedere e la formazione di nuovi punti paesaggistici, il percorso ciclabile e quello viabilistico per servizio, le aree di sosta e di svago, quelle per il jogging e per il fitness, uniti ai punti di osservazione ornitologica e agli apiari. 

I fine degli interventi sarà quello di restituire alla fruizione dei visitatori un’area strategica per la conoscenza dell’antica Pompei, di valenza paesaggistica unica al mondo e che oggi ancora, risulta in parte sottratta al godimento pubblico e non del tutto integrata al percorso di visita. 

Un’ “altra” Pompei

Chi viene oggi a Pompei per la prima volta, non conosce l’esistenza di un’altra Pompei esterna alle mura perché, anche a causa dei cantieri di restauro di questi ultimi anni, quello che alla fine degli anni Novanta era stato pensato come un vero e proprio circuito pedonale e ciclabile di circa 4 chilometri all’esterno delle mura della città antica, di grande valenza paesaggistica, è andato progressivamente degradandosi e perdendosi. 

È solo in questi anni recentissimi che, riattivando una corretta e continuativa manutenzione del verde, è stato possibile riscoprire e recuperare molte delle aree esterne, in alcuni casi avviando una vera e propria bonifica dalla vegetazione infestante che si era impadronita dei luoghi. Inoltre, la bonifica del grande frutteto dell’Insula Occidentalis e della Via dei Sepolcri al di sopra della Villa di Cicerone, con il nuovo viale dei cipressi tra l’Anfiteatro e Porta Nola, rappresentano due tasselli di un recupero che oggi, con il completamento della nuova recinzione del parco, hanno consentito di avviare un ripensamento e una riqualificazione dell’intero circuito estrameniano. 

La progettazione, seguita dal Parco e dallo Studio Bellesi Giuntoli di Firenze, includerà anche la redazione del PEBA, cioè del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, fisiche e senso-percettive, esteso all’intero perimetro estrameniano e a questa seguirà la progettazione degli interventi specifici e mirati ad assicurare l’accessibilità ampliata dell’area interessata. 

“L’intento è anche quello di pervenire a livelli di fruizione del circuito estrameniano in piena sicurezza e secondo forme di autonomia differenziata, ricreando percorsi che consentano l’inclusione e dunque la percorribilità da parte di tutti, evitando percorsi riservati esclusivamente ai disabili, nell’ottica di un’accoglienza inclusiva e senza barriere. – sottolinea il Direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel – Per questo è stato anche avviato un percorso di stretto e proficuo dialogo progettuale con la Cooperativa Sociale Il Tulipano, già attiva al Parco di Pompei, al fine di predisporre aree e percorsi pienamente inclusivi anche per Persone con autismo e/o disabilità cognitiva”.