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Una testa votiva romana scoperta durante gli scavi in Friuli Venezia Giulia



Una villa romana trasformata, con l’entrata in crisi del sistema, in un villaggio tardo antico? Seguono questa ipotesi gli studiosi e gli archeologi impegnati negli scavi in località Ronzadel, a Budoia, un Comune di circa 2500 abitanti della provincia di Pordenone, nel Friuli Venezia Giulia, che risulta abitato sin da tempi antichissimi. Nelle ore scorse si è tenuto un incontro, organizzato dalla Soprintendenza, intitolato “Un territorio e la sua storia: nuove scoperte archeologiche a Budoia” che ha svelato e descritto – tre insediamenti diversi per tipologia, ubicazione e cronologia e che consentono di fare luce su modalità differenti di uso del territorio tra la fase protostorica e l’età altomedievale.

Di notevole interesse il sito di Ronzadel, già noto dagli anni ‘60 dello scorso secolo per la presenza di materiale di epoca romana, ma oggetto di recenti sondaggi di verifica per motivi di tutela archeologica, che hanno confermato come l’area sia effettivamente occupata da un sito archeologico esteso, con strutture murarie a livello di fondazione. Fra i materiali ritrovati negli anni precedenti nel corso di raccolte di superficie, diversi frammenti ceramici e parti di anfore, tessere di mosaico, alcune monete e in particolare due tegole che conservano sulla superficie una impronta di volpe e una di cane. Dopo i sondaggi di scavo, si è deciso di allargare l’indagine in due punti identificati come di particolare interesse.

Questi approfondimenti hanno messo in luce alcune murature di un certo pregio pertinenti a due ambienti che, a una prima osservazione, risultano indipendenti uno dall’altro. Tutta l’area oggetto della ricerca archeologica risulta inoltre delimitata da un dosso realizzato con pietrame, che costituirebbe una sorta di recinzione con possibile valore difensivo.
Definito inizialmente come un’unica villa rustica romana, il sito quindi, a seguito delle evidenze emerse, è suscettibile di diversa interpretazione.

Di particolare interesse risulta, in questa ultima campagna, il rinvenimento di parte di una statua di dimensioni minori del vero: una testa femminile, di buona resa stilistica, probabilmente di carattere votivo, che sarà oggetto di studio e approfondimento.