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Wunderkammer, starnuti di cornacchia et ova di liompardo




Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi “Starnuti di cornacchia, piè d’ostreca et ova di liompardo”  (Gallerie d’Italia Piazza della Scala – Museo Poldi Pezzoli) è un percorso nel meraviglioso, tra arte antica e contemporanea, tra Piazza della Scala e via Manzoni a Milano che coinvolge Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e il Museo Poldi Pezzoli, in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta,  Il titolo dell’esposizione è “Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi”.
La mostra , che resterà aperta fino al 2 marzo 2014, racconta i rapporti tra arte, natura e meraviglia attraverso il fenomeno delle Wunderkammern, le “stanze delle meraviglie”, nate in epoca tardo rinascimentale, le cui origini si possono rintracciare in alcuni musei privati italiani, dove si
raccoglieva “il mondo che stava intorno”. L’evento, a cura di Lavinia Galli, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, e Martina Mazzotta, curatore della Fondazione Antonio Mazzotta, attraversa diverse situazioni e momenti della storia dell’arte, del collezionismo, della scienza e della filosofia, con un approccio multi-disciplinare,partendo dal Cinquecento per arrivare fino ai giorni nostri. Accostando a opere e manufatti cinqueseicenteschi di collezioni italiane presenze dell’arte contemporanea, la mostra intende stimolare ilvisitatore a rintracciare analogie, rimandi e corrispondenze tra i significati implicati nel multiforme e complesso fenomeno delle Wunderkammern, sgombrando il campo dalle ambiguità legate a questo termine, proseguendo la via intrapresa dalla storica dell’arte Adalgisa Lugli (1946-1995) nella Biennaleveneziana su arte e scienza del 1986. Inizialmente, furono principalmente scienziati e regnanti italiani, poi principi austriaci, tedeschi e boemi (l’area germanica e quella italiana sono i due poli in cui si realizzò il fenomeno delle Wunderkammern) a costituire delle raccolte in cui le scienze, la natura e le creazioni scientifiche e artistiche trovavano, per un secolo, un equilibrio di reciproca compenetrazione. Un fenomeno, questo, che si è ripresentato periodicamente nella storia del collezionismo come della creatività artistica, nell’arte del XX e del XXI secolo, e nello specifico di certe avanguardie, che si sono riappropriate di quel sincretico “sistema della meraviglia” che l’avvento dell’Illuminismo aveva rimosso. La mostra si snoda nelle due sedi di via Manzoni e di Piazza della Scala: per la prima volta il MuseoPoldi Pezzoli e le Gallerie d’Italia, situati nel cuore storico e più rappresentativo della Milano illuminata, si fondono in un unico percorso espositivo ed esperienziale.
Il termine Wunderkammer va oggi di moda, non soltanto quando riguarda oggetti singoli, ma anche e soprattutto quando viene a connotare ambienti e stanze, stipi e credenze, scatole, armadi e atelier. Nel catalogo della mostra – Skira – vengono rintracciate le matrici fondamentali che hanno caratterizzato storicamente le Wunderkammern, esplorandone mutamenti e declinazioni nel tempo fino alla contemporaneità. Puntando l’attenzione su tre grandi protagonisti del collezionismo enciclopedico italiano, Ulisse Aldrovandi (Bologna 1522-1605), Manfredo Settala (Milano 1600-1680), e Ferdinando Cospi (Bologna 1606-1686), si è voluto individuare un filo rosso che attraversa il Sette e l’Ottocento, con un affondo su Gian Giacomo Poldi Pezzoli (Milano 1822-1879).
Infine, un percorso critico che muove dal surrealismo e giunge ai nostri giorni, proponendo un florilegio di opere più recenti, invita a un gioco di processi visivi associativi e di pensiero sull’oggi: nell’era dell’iperconnettività e dell’ipersaturazione di immagini si può ravvisare un bisogno disperato di ritorno alla meraviglia e alla natura proprio attraverso l’arte.
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