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A Palazzo Reale la battaglia dei fratelli Kennedy


[box type=”note” ]FREEDOM FIGHTERS
23 settembre – 12 ottobre 2014
Palazzo Reale
piazza del Duomo 12, Milano
INGRESSO GRATUITO
Orari: lunedì 14.30 -19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30-22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
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Fino al 12 ottobre 2014 nelle sale di Palazzo Reale a Milano si terrà la mostra dedicata ai diritti civili sostenuti da John F. Kennedy, Robert F. Kennedy e Martin Luther King e al centro delle attività del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights, “Freedom Fighters – I Kennedy e la battaglia per i diritti civili”, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e  dal Robert F. Center for Justice and Human Rights Europe in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e curata da Contrasto e Fondazione FORMA per la Fotografia. La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Sara Antonell, sarà accompagnata da un catalogo edito da Contrasto e dalla mediapartnership di Sky Arte.


Al progetto esprime il suo apprezzamento il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con una lettera alla Presidente del Robert F. Center for Justice and Human Rights Europe, Marialina Marcucci: “La mostra – scrive Napolitano – offre un significativo stimolo a riflettere sul valore attuale delle posizioni allora assunte per la realizzazione di una società più giusta, inclusiva e solidale, ma anche sulle condizioni di quanti, in tutto il mondo, vedono tutt’ ora calpestati i loro diritti. […] Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte”.
Milano riaccende le luci – dichiara il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – su tre volti della libertà contemporanea: John F. Kennedy, Martin Luther  King e Robert F. Kennedy. Milano, città internazionale, ha una lunga tradizione di amicizia e di lavoro che la lega agli Stati Uniti d’America. Una amicizia che trova nell’imminente Esposizione Universale di Milano un motivo in più per crescere. Non possiamo e non vogliamo dimenticare che gli Stati Uniti sono stati decisivi perché l’Europa potesse ritrovare la libertà dopo i totalitarismi e la guerra. Milano ha in comune con gli Stati Uniti la vocazione alla libertà. Questa mostra ci aiuta a ripercorrere le immagini e la storia di tre uomini coraggiosi che hanno voluto estendere i confini della libertà. Quanto bisogno ci sarebbe anche oggi della loro opera, nel complesso scenario internazionale, è evidente a tutti. Ma anche ciò che è evidente va continuamente richiamato, rivisto, riproposto a chi non c’era. Questa mostra ci aiuta a farlo”.

Il Presidente J.F. Kennedy con il fratello Robert F. Kennedy 1961_Copyright George Tames_The New York Times
Il Presidente J.F. Kennedy con il fratello Robert F. Kennedy 1961_Copyright George Tames_The New York Times

Le fotografie esposte a Palazzo Reale ricordano la lunga battaglia per i diritti civili e il ruolo importante dei fratelli John e Robert Kennedy.
In mostra un accurato percorso cronologico relativo alle tappe che hanno segnato la battaglia per i diritti civili ripercorrendone le diverse fasi e i protagonisti che l’hanno animata – tra cui Malcom X e Martin Luther King.  Come in un nastro cinematografico, testi e immagini scorrono su grandi pannelli a parete. Dal 1776, anno in cui Il Comitato dei Cinque costituito da John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Robert R. Livingston e Roger Sherman presenta al Congresso la bozza della Dichiarazione di Indipendenza, fino al 1964, anno in cui fu assegnato il Premio Nobel per la Pace a Martin Luther King.
Nel percorso espositivo le immagini iconiche che hanno segnato i momenti più importanti ed emblematici di questa grande lotta civile. Dai celebri scatti che ricordano l’assurdità della segregazione razziale negli anni Cinquanta (immagini di Elliott Erwitt e Eve Arnold, tra gli altri), alle fotografie degli scontri di Birmingham, a quelle che ritraggono il movimento dei “Freedom Riders” o alla quotidiana attività politica dei fratelli Kennedy, ripresi nelle loro riunioni o nei comizi pubblici o negli incontri con la stampa e con i leader dei movimenti di emancipazione. Infine, negli scatti di Bruce Davidson, di Danny Lyon e di altri grandi fotografi, l’emozione della Marcia su Washington rivive in tutta la sua grandezza, così come nell’immagine di Leonard Freed vediamo Martin Luther King al suo rientro negli Stati Uniti dopo aver ricevuto il Premio Nobel, attorniato dalla folla.