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Arrivano dal cielo




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Possibile che il fenomeno degli avvistamenti alieni, tanto in voga in questi anni, possa aver interessato anche i nostri antenati tanto da influenzarne molte rappresentazioni sacre? Per alcuni ufologi sembra proprio di sì. Analizzando varie opere, quasi tutte a sfondo religioso, compaiono elementi che possono parere estranei alla sfera terrestre e più affiancabili alla testimonianza dell’avvistamento di un’entità aliena, ma che, se inseriti nella globalità dell’opera e nel messaggio che essa vuole trasmettere, assumono connotazioni che fanno cadere tali ipotesi. In queste opere, infatti, la rappresentazione della realtà si fonde al simbolismo e alla metafisica, e tale connubio ha tratto in inganno i ricercatori. L’arte in generale, e in particolare quella italiana, soprattutto nel passato ha dato grande importanza ai simboli, utilizzati come chiave semantica dell’opera. Un quadro, infatti, era una sorta di libro accessibile a tutti, dalle persone più colte fino a coloro che non sapevano né leggere né scrivere. La Chiesa, sfruttando questa tecnica, è riuscita a diffondere i sacri insegnamenti della Bibbia con più efficacia. Nel dipinto di Masolino, ad esempio, il cielo è “invaso” da oggetti che possono richiamare la forma di dischi volanti; si tratta quindi di un incontro del terzo tipo?

scan_1Osservando l’opera del Masolino Fondazione di Santa Maria Maggiore ci si rende immediatamente conto che l’atmosfera che pervade l’opera è irreale. Tutto sembra immobile, immutabile nel tempo. Le figure hanno un atteggiamento composto e austero, come per voler sottolineare la solennità del momento.


Gli edifici alle spalle della folla sono semplici, lineari, così come semplice, al limite della stilizzazione è il paesaggio sullo sfondo; il pittore, infatti, tramite tali artifizi, distacca la scena dalla sfera terrena, rimandandandola a quella spirituale. Nel cielo dorato compaiono Gesù e la Madonna che benedicono la costruzione della chiesa, seguiti da una moltitudine di oggetti, simili tra loro, che secondo gli ufologi corrispondono ai canoni di identificazione di una navicella aliena. La scelta del pittore di dipingere le nubi con forme così irreali e simili tra loro, rivela invece la chiara intenzione di indicare all’osservatore la straordinarietà del momento interpretativo