Analizzando i bozzetti che Canova realizzò per il celebre gruppo delle Tre Grazie, si può rilevare la concezione dinamica della composizione, scaturita probabilmente dall’osservazione di una scena quotidiana
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Popolaresco e sintetico, poetico e grottesco, Bernardino di Mariotto dipinse le figure con le accensioni e i tratti che oggi caratterizzano i fumetti. Il suo percorso focalizzò gli elementi d’una figurazione in grado di suscitare la pietà popolare dimostrando che, in fondo, anche un cartoon può portare a Dio
Una figurazione tecnicamente di livello, quella praticata da Ernesto Achilli che offre una pittura di qualità tecnica che ha la funzione di portare benessere visivo in chi la osserva.Un rosso intenso, quello caratterizzato dagli antociani sostanze positive per la vita. Per leggere l'intervista all'autore, che illustra questa sua filosofia divisa tra fito-terapia e cromo-terapia, cliccare sul link rosso, per leggere il Pdf impaginato della rivista Stile arte
Proponiamo qui tre autoritratti di Giacomo Balla, emblematici del percorso creativo dell’autore. I primi due, risalenti agli anni Venti, sono da interpretare quali tentativi di fornire una risposta a quella che il Balla futurista definiva, in un suo scritto, “la necessità di entrare nel grande dominio dello stato d’animo plastico con delle nuove forme astratte equivalenti”.
L'origine del tennis è da ricercare tra i passatempi che allietavano i latini. Già presso i romani, infatti, era in voga un gioco dalle caratteristiche simili. Nel XIII secolo è chiamato pallacorda, e assai praticato in tutta Europa. Nel corso della partita la palla dev’essere lanciata, dopo essere stata colpita con il palmo della mano, nell’altra metà del campo superando una corda tesa.
La modella ciociara che più è stata accanto a Matisse e che più di tutte ha significato nella sua storia artistica e anche personale, fu Loreta, che l’artista chiamava Lorette e anche Laurette, come testimoniano la maggior parte delle almeno cinquanta opere che l'artistadipinse da lei ispirato
Esiste un linguaggio degli anelli che consenta di stabilire lo stato civile degli effigiati, nell’ambito della pittura italiana tra Quattrocento e Cinquecento? Il particolare, che sembrerebbe trascurabilmente accessorio, può in realtà rivelarsi molto utile nell’ambito dell’individuazione dei personaggi ritratti sia per stabilirne o confermarne l’identità - nel confronto con i documenti d’archivio - che per giungere ad una datazione del quadro non soltanto in base agli elementi stilistici ma nel rafforzamento delle evidenze storico-iconologiche che emergono dal dipinto stesso.