I quadri più intensi di Emilio Longoni si riferiscono all'infanzia, ai giochi, ai momenti trasognati vissuti dai bambini e resi con una notevole penetrazione psicologica. Nel bambino egli vede ciò che siamo in potenza ma al tempo stesso quanto abbiamo perso in chiaroveggenza passando attraverso le porte strette dell'adolescenza e dell'età adulta. Il giardino perduto è in fondo è quello. Emilio Longoni (1859-1932) nacque a Barlassina il 9 luglio 1859, quarto di dodici figli. Sin da bambino provava una grande passione per la pittura. Dopo aver finito le elementari, fu mandato a Milano per lavorare. Dal 1875 al 1878 frequenta l'Accademia di Brera, dove ha ricevuto molti premi
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A fine Ottocento Emilio Longoni fu il cantore di un'infanzia dolce e solitaria.La “Ragazzina col gatto” è un dipinto di eccezionale finezza interpretativa, assecondata da una magistrale sapienza pittorica; un dipinto che si può leggere in vari modi: come indice di solitudine (la protagonista si intrattiene con l’animale domestico per riempire il vuoto della sua giornata), ma anche di consapevolezza morale (l’amore per gli animali è segno di maturità interiore).