La stella - uno dei principali simboli mariani - è composta da un insieme di poliedri, realizzati in vetro e acciaio inossidabile, che pesano complessivamente 5,5 tonnellate e che si sviluppano in un diametro di 7,5 metri. La cima poliedrica - costata 1,5 milioni di euro - sarà collocata sul colmo della torre il 29 novembre. E ne costituirà il completamento
Posts tagged as “Le stelle nell’arte”
Nonostante in origine sia nata sulla base di una concezione di origine pagana riferita alla dea Venere, nel medioevo la chiesa cattolica la fa propria divenendo la principale promotrice di questo simbolo e favorendone, in questo modo, una sempre maggiore diffusione. Fra coloro che nel corso dei secoli lo hanno adottato ci sono anche affermati artisti. Molte infatti le opere in cui compare l’étoile, la stella. Tra queste, per esempio, si possono citare quelle di Filippino Lippi (1457-1504), figlio d’arte (il padre Filippo è stato anch’esso un pittore), che è solito dipingere sulla veste di Maria un piccolo segno dorato, la maris stella, appunto. Di modeste dimensioni, ma non per questo poco visibile, sembra risaltare quasi brillando di luce propria, attirando l’attenzione su di sé e sulla Vergine stessa.
La giovane artista: "Il progetto è nato dal desiderio di convertire la banalità del quotidiano, in questo caso le gomme da masticare presenti ovunque sull’asfalto della città, in qualcosa di eccezionale. Mi interessa il fatto che durante una passeggiata, guardando per terra sovrappensiero, si possa essere colti di sorpresa da un’immagine che non solo ci si aspetta in cielo e non in terra, ma soprattutto sui libri o in contesti scientifici; ovunque fuorché sotto i propri piedi. Trovo affascinante la possibilità che il sacro, lo straordinario, possa nascondersi nelle cose più ovvie che circondano la nostra vita"
Il maestro tedesco lavorò a un’incisione che mise in relazione l’insorgenza del morbo gallico con la congiunzione di Giove e Saturno in Scorpione avvenuta nel 1484. Ecco come nacque quell’opera che poggiava su ricerche svolte con l’osservazione della volta celeste e con il collegamento tra stelle e corpo umano
Baldassarre Peruzzi dipinse la volta della villa di Agostino Chigi mettendo in luce la benignità delle stelle nei confronti dell’uomo d’affari. Tutto risultava scritto nel giorno della nascita del potente finanziere che volle così rendere evidente la sua condizione di predestinato. Ecco il ritratto cosmico che si ricava da quei segni