E’ di Tony Oursler la geniale intuizione delle sorprendenti possibilità espressive che derivano dalla contaminazione tra due linguaggi all’apparenza antitetici. “L’osservatore deve sentirsi parte integrante dell’opera: gli chiedo una percezione totale, che coinvolge più sensi e si insinua nell’inconscio”.
Intervista esclusiva all’artista americano