Gli studiosi analizzano tutta la situazione testamentaria di Leonardo e le vendite che gli eredi effettuarono al Re di Francia. I dipinti di Leonardo, una volta divenuti proprietà regale, furo oggetto di errori negli inventari, "in particolare riguardanti la Leda e il cigno di Leonardo da Vinci - affermano gli autori - considerata perduta ma che risulta oggi collocata presso la Wilton House in Inghilterra. Lo studio di quest'opera, di grande finezza, rivela lo spirito scientifico di Leonardo, il suo attaccamento all'antichità greca e le sue fedeli convinzioni neoplatoniche"
Stile Arte
Nella cavità sono stati trovati 26 spilloni di bronzo e oltre 70 vasi di argilla di alta qualità, tutti risalenti all'età del bronzo medio (circa 1800-1200 a.C.). Le ceramiche non sono semplici oggetti d'uso quotidiano, ma sono finemente lavorate e decorate. La squadra di scavo ha rinvenuto anche un braccialetto, due spirali metalliche, un dente di animale incastonato, quattro grani d'ambra, un recipiente di corteccia, una paletta di legno, possibili festoni di vegetali intrecciati e numerosi resti botanici, sul fondo.
Tra le teste dei montoni (nella foto) sono stati trovati resti di capre, cani, capre selvatiche, mucche, cervi. I resti di uno struzzo sono stai trovati in un magazzino appena scoperto all'interno dell'area settentrionale del tempio.
Il ritrovamento, coperto dal segreto, era avvenuto durante scavi di pulizia del fondale dello specchio d'acqua. La bara dell'Età del bronzo era stata scavata in un tronco gigantesco. Perfettamente conservata la piccola ascia bellissima, segno del comando
È tradizione che Tiferno fosse distrutta da Totila e risorgesse per opera del Vescovo Florido. Durante il periodo longobardo la città assunse il nome di Castrum Felicitatis, mentre nel medioevo fu libero comune di parte guelfa che, con il nome di “Civitas Castelli”, estese il suo dominio sui territori confinanti fino al di la dell’Appennino
I lavori più rappresentativi e 200 opere in totale. Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation, Maurits e In Your Event, ed è curata da Federico Giudiceandrea - uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.
La villa sorgeva sul fianco meridionale di un’antica duna di sabbia (il “Mutteron dei Frati“), probabilmente risalente all´epoca preistorica. Essa venne realizzata dunque in prossimità dell’antica costa dell’Adriatico, mentre l’odierna spiaggia di Bibione, formatasi nei secoli successivi, dista varie centinaia di metri
Torreano è un comune di 2.060 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, in provincia di Udine. Il ritrovamento è stato pubblicamente segnalato da Ivano Dorbolo', apprezzato progettista, studioso di storia e di archeologia, amministratore del gruppo "Valli del Natisone - Ricerche ed indagini archeologiche".
La mostra è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia, e vede esposto, accanto alle immagini più celebri, un corpus di scatti presentati per la prima volta in Italia che svela aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet permettono di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentono di ricostruire il contesto nel quale è nata la sua ispirazione