I relitti di imbarcazioni dimostrano che questo luogo nascondeva insidie per i naviganti: durante le tempeste, infatti, alcune navi si infrangevano sulle rocce delle basse scogliere appena affioranti, perdendo i loro preziosi carichi. La stessa area racconta in particolare di due naufragi, avvenuti a distanza di tre secoli l’uno dall’altro
Stile Arte
L'attribuzione è stata effettuata da un grande studioso della vita e delle opere del santo. Il testo assume una valenza particolare, in queste settimane di guerra.
Un pezzo di un realismo possente, realizzato in marmo, a ridosso della morte dell'imperatore stesso. Tutte le informazioni sul pezzo
La prima sala è dotata di un'area giochi larga 6 m e lunga quasi 26 m, rivestita di piastrelle in terracotta e delimitata da un ballatoio lungo la facciata orientale. La seconda stanza nasce dall'ampliamento dell'edificio la cui area di gioco misura oggi tra 8 e 9 m di larghezza e 30 m di lunghezza.
Risalente al XVI secolo, fu fatto costruire dal duca di Savoia Emanuele Filiberto su nuclei abitativi preesistenti e poi donato alla marchesa Beatrice Langosco di Stroppiana, sua amante. La configurazione tardo barocca si deve all'intervento dell'architetto Benedetto Alfieri, risalente al 1753-54
L'uomo, che era un alto funzionario delle Ferrovie, era diventato tutore del giovane Egon, che aveva perduto il padre. L'opera dimostra l'iniziale aderenza dell'artista a modelli francesi, collocabili tra Renoir e Degas, anche se dalla tela traspare una nota di profonda malinconia
L'opera è stata consegnata allo Stato italiano. Secondo le prime informazioni il quadro non era rubato, ma semplicemente esportato senza richiedere un permesso alla Soprintendenza
A chi ci porta questo bollo. Le ipotesi sull'officina e sul suo proprietario. Un interessante viaggio del tempo, consentita dal succedersi di poche lettere
Dal 3 giugno all’8 agosto 2022 va in scena la terza edizione di ELEMENTI, la rassegna di musica contemporanea ideata dalle associazioni MU e MAGMA durante il lockdown del 2020 con l’intento di ritrovare una dimensione performativa immersiva all’interno di paesaggi naturali dall’elevata potenza emozionale che caratterizzano il territorio romagnolo.