Il grande artista spezzò il proprio nome, in rebus. E ne trasse due imprese, figure simboliche, spesso dotate di un motto, che avevano la funzione di configurare sia i presupposti caratteriali di sé che configurare il fine al quale l'attività umana si orientava. Le imprese accompagnavano. come scopi della vita - normalmente erano più d'una - come fossero pro-memoria di un'azione didattica da svolgere su se stessi per amplificare o compensare le tendenze ricevute dalla natura
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Anti-crisi. Come vendere i nostri vecchi oggetti all’asta, senza muoversi da casa
Una soluzione per ricavare risorse economiche, in un periodo difficile, utilizzando ciò che abbiamo in cantina, in soffitta o ne nostri appartamenti e che non ci serve più. La formula dell'asta on line è semplice ed efficace. Tutto può essere fatto senza dover uscire. Ecco come funziona. Le garanzie di pagamento sicuro
Leggi Articolo »LEONARDO IN TV | “Leonardo non dipinse la battaglia d’Anghiari”. Perchè? Ricerche convergono sulla tesi De Toni-Manescalchi
Le indagini sono raccolte nel volume, fresco di stampa, intitolato "La Sala Grande di Palazzo Vecchio e la Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Dalla configurazione architettonica all'apparato decorativo", pubblicato dalla casa editrice fiorentina Olschki nella collana 'Biblioteca Leonardiana. Studi e Documenti', a cura di Roberta Barsanti, Gianluca Belli, Emanuela Ferretti e Cecilia Frosinini. Ma anni fa, due studiosi di vaglia - De Toni e Manescalchi - erano già giunti a questa conclusione, spiegando i motivi del fraintendimento sul lavoro svolto da Leonardo a Palazzo Vecchio. Per noi ricostruisce la vicenda lo stesso Roberto Manescalchi
Leggi Articolo »LEONARDO IN TV | Leonardo da Vinci era figlio di una schiava mediorientale
Gli studi e le ricostruzioni delle impronte digitali del grande pittore portano lontano. La tipologia rimanda ad una possibile origine levantina. Ciò confermerebbe la teoria per la quale Caterina, la madre del futuro autore della Gioconda, sarebbe una schiava giunta da Oriente
Leggi Articolo »Modigliani negli occhi di Hanka, moglie dell’amico. Distanza e seduzione restano nei riflessi disegnati nello sguardo
Una bella donna, alta e giovane, dal viso lungo. Aveva sposato il mercante e amico del pittore. E fu oggetto di un'intesa seduzione pittorica, portata avanti dal pittore e testimoniata dai dipinti. Gli elementi di familiarità e di distanza, il rapimento reciproco restano nelle opere. Roberto Manescalchi ha esplorato questo tema. E giungerà, nelle prossime puntate, a svelarci ciò che sta negli occhi della affascinante signora
Leggi Articolo »Uno splendido dipinto trovato in Spagna. Per Sgarbi è Caravaggio. Le prime analisi
L'interesse suscitato in Sgarbi dal dipinto ha provocato un soprassalto nel mondo antiquario e negli stessi enti culturali spagnoli. L'opera - un olio su tela di 111 x 86 centimetri - è di alta qualità. "I proprietari hanno ritirato il quadro per poter disporre approfondimenti" è stato il lapidario commento della casa d'asta
Leggi Articolo »Il pittore-passerotto e i pidocchi di Omero. Come leggere il misterioso quadro trovato dagli Uffizi
Chi cerca, non trova. Chi non cerca, trova. Avete mai pensato che la realtà può essere anche questa? Se non avete cercato questo dipinto splendido, troverete certamente, in esso, un autentico tesoro. Apritene il coperchio ed immergetevi nelle divertenti e profonde immagini dell'opera
Leggi Articolo »Leonardo su Rai1 | Ultima Cena – Leonardo usò tecnica da miniaturista, storia, analisi, significato del Cenacolo
Leonardo lavorò al dipinto murale di Santa Maria delle Grazie come un fiammingo che dovesse affrontare una tavola di piccole dimensioni - il suo sforzo immane diventò punto di riferimento per gli artisti che, per la prima volta, furono al cospetto di un'opera che narrava un istante drammatico, letto sul volto e negli atteggiamenti dei protagonisti
Leggi Articolo »Tortore e colombe, il significato nell’arte tra fedeltà e lussuria
Fu probabilmente per questo trasporto inizialmente eccessivo, per la grande fecondità delle coppie, che andava però prendendo altre strade, secondo le frecce dell'incostanza, che esse furono attributo d'Amore e Venere. Nelle illustrazioni erotiche del Settecento e dell'Ottocento le candide colombe rappresentaronol'esempio dell'esuberanza sessuale di coppia, e il loro candore a la loro bellezza pareva accendere un comportamento imitativo, in cui il furore della passione risultava più forte dell'amore
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