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Posts published in “Giorno: 8 Maggio 2018

Picasso, storia disperata. La donna del mio amico. Suicidio e nascita periodo blu

Fu a causa dell'amicizia stretta con il giovane compagno di avventure - entrambi erano diciannovenni -  o l'ossessivo tornare sui particolari di quella fine tragica, che l'avrebbe portato in pieno "periodo blu", nascondeva anche un senso di colpa nella vicenda? Pablo era tormentato dalla morte dalla quale era stato sfiorato? Pensava di non aver fatto abbastanza per quell'amico fragile e sensibile? O nell'esuberanza sessuale che lo caratterizzava e che ardeva, allora, potenziata dal fuoco dei vent'anni, aveva, senza averlo voluto, frantumato i tabù posti alla base dell'amicizia?

Divano, sofà, ottomana o canapé. Sono cose diverse? Cosa significano i loro nomi?

Una curiosità linguistica. Gli italiani preferiscono chiamare divano il mobile dotato di più sedute. Nell'Ottocento e nel primo Novecento era diffuso, da noi, anche il nome ottomana, che si riferiva ai grandi spazi di seduta con cuscini presenti nei palazzi medio-orientali - ottomani, quindi turchi -  e negli harem. Gli inglesi hanno la preferenza per il termine sofà o, in una terminologia più casalinga, couch. Anche se nel dizionario inglese appare, il sostantivo divan viene utilizzato raramente. Anche per i francesi esso è un sofà - il termine più utilizzato, presente prima nel lessico francese e adottato dagli inglesi - o un canapé. Sofà deriva da suffa, che in arabo significa cuscino. Ciò significa che il modello originario a cui l'Europa si ispirò per realizzare divani furono le sedute con tanti cuscini e materassi della tradizione araba. Divano deriva invece dal turco divan - consiglio di stato - e dal persiano dīwān, che significava sia ufficio che sedile. Canapé è un sostantivo francese entrato nel dizionario transalpino dal Seicento e deriverebbe dal latino volgare canapeum, corruzione del termine classico conopeum, a sua volta derivante dal greco kōnōpeîon ‘zanzariera’. Ma è probabile che nel  XVII secolo, sviluppando il concetto antico di letto con zanzariera,  ci si riferisse contemporaneamente alla stoffa di canapa.

Van Gogh? "Si tagliò l'intero orecchio e cercò di regalarlo alla cameriera di un bordello"

Trovato il documento medico redatto dopo la medicazione e scoperta l'identità della ragazza che era oggetto del macabro dono. Era la giovane cameriera di un bordello. Van Gogh voleva dimostrare a lei un'eroica capacità di resistere alla sofferenza e si consegnava alla donna, attraverso un gesto inquietante: porgerle una parte sanguinante di sé