Norma ed eccezione, legge e spontaneità. E' certo il fatto che un controllo esasperato del territorio porta allo spegnimento di ogni creatività costruttiva, a favore di pianificazioni omogenee e soprattutto gestite a livello politico da élite e da professionisti. Solo alcuni professionisti sono autorizzati ad eccedere. E ciò in segno di riconoscimento di potere, da parte di chi lo concede - e pertanto, in questo modo, lo manifesta - e da parte di chi lo riceve che viene cooptato. Meno regole, meno potere centralizzato garantirebbero, nell'ambito di costruzioni di limitate dimensione, la ripresa dell'auto-costruzione
Posts published in “Giorno: 24 Giugno 2018”
La sua poetica è caratterizzata in parte dal sogno di sé come eroina, in grado di placare le forze brute della natura e, dall'altra, delle contraddizioni tra cultura e cervello primitivo dell'umanità, ancora dominato da un violento piano istintuale. Sotto il profilo semantico, possiamo notare la caratterizzazione dei comportamenti pulsionali. Il cavallo-donna è la madre, la cura amorevole, l'affetto, la difesa. L'orso è l'insidia del maschio e della violenza, il gatto è il cucciolo. L'alligatore è molto spesso la comunità, la famiglia, il giudizio degli altri. Addentriamoci in questa foresta di simboli, che l'autrice rende con un registro figurativo post-surrealista, con riprese e citazioni di suggestioni da parte di alcuni autori del passato remoto, quali Goya
Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un’amicizia fraterna e qui presente con uno scatto -Prévert au guéridon- che lo ritrae seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l’ancor più fedele sigaretta. L'appuntamento espositivo di Lecco
Appartenenti a una tradizione antichissima, piccoli gruppi di volatili sorpresi in gruppo, in posture diverse hanno costituito un'icona per la scultura gotica e rinascimentale, realizzata in oro e cesellature. Anche Picasso modellò i volatili nell'argilla, trovando un sistema per renderli moderni, dopo aver osservato le maestranze al sud della Francia. Il segreto sta nell'evitare il "tutto pieno", che renderebbe la struttura pesante, sia sotto il profilo formale che sotto il piano sostanziale. Bisogna, infatti, appiattire la pasta con una bottiglia o con un mattarello, così da creare una figura circolare non molto spessa. Successivamente o si ha una forma conica alla quale farla aderire o si realizza, nell'argilla stessa, un tronco di cono, che poi andrà piegato