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Alfonso Rubbiani – Così nacque "La fabbrica dei sogni"


 
B1-Y262/18  Abside con la 4a Cappella restaurata (Albergati): 22 novembre 1887
La mostra “La Fabbrica dei sogni. ‘Il bel San Francesco’ di Alfonso Rubbiani” che verrà inaugurata a Bologna oggi, 26 settembre alle 18,  nell’ex chiesa di San Mattia in via Sant’Isaia 14/A è uno degli eventi più significativi delle Celebrazioni per il centenario della morte dell’eclettico personaggio bolognese, avvenuta il 26 settembre 1913. Coordinate dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e iniziate un anno fa con le visite guidate al Palazzo della Mercanzia, dove Rubbiani operò, le molteplici iniziative distribuite in città ed in provincia sono ormai alla conclusione: restano la mostra “Bologna bella” al Museo della Tappezzeria (fino al 31 dicembre) e gli incontri sull’Aemilia Ars” (fino al 12 novembre) in Palazzo d’Accursio e nella Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale. Nel Centenario della morte di Alfonso Rubbiani, la mostra, organizzata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e curata da Elisa Baldini, Paola Monari e Giuseppe Virelli, presenta il risultato di una ricerca condotta da studiosi e funzionari su documenti conservati nella Biblioteca del Convento di San Francesco, nell’Archivio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e nel Museo MAMbo di Bologna, nell’Archivio Centrale dello Stato, nell’Archivio della Regione Emilia-Romagna e negli Archivi privati dell’ing. Franco Manaresi di Bologna, degli eredi Barbacci di Verona, di Guido Polloni di Firenze.
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L’esposizione ripercorre quello che fu il più grande impegno di Rubbiani, “il punto di partenza e quello d’arrivo del suo viaggio spirituale”: il restauro della chiesa di San Francesco che egli diresse a partire dal 1886 insieme alla sua Gilda, una compagnia di moderni artieri, cui egli affida i lavori artistici. Sono gli anni della grande trasformazione del Paese e della organizzazione dello Stato postunitario e il lavoro di Rubbiani si svolge nell’ambito di quell’imponente opera di unificazione che vede faticosamente svilupparsi il processo di formazione della legislazione di tutela del patrimonio e della struttura tecnico-amministrativa per la sua conservazione. L’idea, nata dalla conoscenza dei documenti custoditi nella Biblioteca dei Frati Minori Conventuali di San Francesco, si propone di dare la giusta evidenza ai materiali che costituiscono la più sistematica e organica raccolta di carte relativa a uno dei cantieri di Rubbiani e inoltre attesta l’eredità lasciata a chi ha proseguito l’opera dopo di lui. L’evoluzione del gusto e il progressivo definirsi della regolamentazione nel campo del restauro e della conservazione sono documentati, nell’ultima sezione, dagli interventi di ricostruzione diretti dal Soprintendente Alfredo barbacci dopo i bombardamenti subiti dalla chiesa nel 1943 e 1944.
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L’allestimento è articolato in sezioni contraddistinte da differenti colori che guidano il visitatore, senza vincolarlo in un percorso predefinito. I temi sviluppati sono: Architettura, Vetrate, Cappelle absidali, Arredo e decorazione, San Francesco 1914-1962: dal restauro alla ricostruzione. Il materiale esposto è prevalentemente costituito da documenti cartacei e fotografie, materiali la cui delicatezza ha, in alcuni casi, obbligato a mostrare delle riproduzioni. Un pannello dedicato ad Alfonso Rubbiani introduce il percorso: riporta la trascrizione di una lettera indirizzata a un amico, in cui parlando di sé in terza persona, egli esprime il suo amore per la chiesa di San Francesco e il desiderio di esservi sepolto. Il sogno si avvererà nel 1926, tredici anni dopo la sua morte.
 
“LA FABBRICA DEI SOGNI. ‘IL BEL SAN FRANCESCO’ DI ALFONSO RUBBIANI
ex chiesa di San Mattia, via Sant’Isaia 14/a – Bologna
 
INAUGURAZIONE
Venerdì 26 settembre ore 18.00
 
ORARI
giovedì, venerdì, sabato e domenica: ore 11.00-19.00
VISITE GUIDATE
giovedì: ore 17.30
domenica: ore 11.15
 
INFORMAZIONI
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Ufficio Comunicazione
t. 051.4298242-224
dr-ero.comunicazione@beniculturali.it
www.emiliaromagna.beniculturali.it