Press "Enter" to skip to content

Posts published in “archeologia”

Mamma perde un orecchino nel giardino di casa. I familiari lo cercano con il metal detector. Ma trovano la tomba con corredo di una donna di 1200 anni fa

Il rilevatore suona, a una ventina di metri dall'abitazione. Ma dell'orecchino non c'è traccia. Lo strumento elettronico segnala qualcosa nel terreno, sotto la zolla. Si scava

Un corridoio in discesa. Un’enorme pietra da spostare. Ed ecco il sarcofago. Riscoperta la tomba del geniale genero borghese del Faraone di 4500 anni fa

Gli archeologi si sono trovati al cospetto del sarcofago imponente e si sono accorti che la camera funebre stessa era già stata violata da ladri di tombe, nell'antichità, ma conteneva ancora parti dell'originale corredo funebre, tra cui ceramiche, resti di donazioni votive, vasi a baldacchino e pesci mummificati (il primo ritrovamento di questo genere).

Scoperti ora tra le ceneri di Pompei i resti di un soffitto affrescato con divinità e grottesche. Un puzzle da ricomporre

La parte non scavata della città romana ammonta a circa 15 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico. L’impostazione del nuovo scavo, ubicato nell’Insula 10 della Regio IX, lungo Via di Nola, è dunque la stessa già attuata nello scavo della regio V durante gli anni 2018-2020 che, sotto la direzione dell’allora direttore, Massimo Osanna, ha visto emergere la casa di Orione, la casa con Giardino e il Themopolium

Portato alla luce altorilievo romano in un campo agricolo a Mira, tra resti dell’abbazia che si era persa sotto le zolle

Le indagini hanno portato alla scoperta di un'antica chiesa a tre navate, di dimensioni più ridotte rispetto alla basilica medievale, le cui massicce fondazioni sono state realizzate con imponenti blocchi di pietra. Ciò che ha reso questa scoperta ancora più affascinante è stato il ritrovamento di un frammento di stele funeraria di età romana, raffigurante una donna con il capo velato, utilizzato come materiale da costruzione per le stesse strutture di fondazione. Questa straordinaria scoperta suggerisce una connessione tra le ere storiche e offre un prezioso tassello per comprendere meglio l'evoluzione del sito nel corso dei secoli.

Scavi nella tomba della regina. Scoperti ora centinaia di contenitori chiusi che conservano resti di vino di 5000 anni fa. Trovati anche semi d’uva integri

La tomba della regina Maret Neth è stata costruita con mattoni grezzi, argilla e tavole di legno. Nelle adiacenze c'è anche anche un gruppo di 41 tombe riservate agli uomini della sua scorta. I suoi collaboratori venivano progressivamente sepolti qui, ricomponendo, la primaria unità della Corte.

Il segreto dei campi dei miracoli. Scavi e trovi bracciali dell’Età del Bronzo. Uno scavo e uno studio svelano l’origine dei tesori

L'eccezionalità dei braccialetti, la loro quantità e il fatto che siano stati sepolti insieme sollevano domande sulla loro funzione. Sono stati creati per essere indossati come ornamenti o potrebbero rappresentare una forma primitiva di moneta? Forse questi depositi rituali erano anche, in parte, forme di ex voto e di finanziamento delle attività liturgiche? Erano il tesoro del tempio, poi dimenticato con il passare delle generazioni?

Trovata la tomba di un uomo del V secolo a.C. sepolto a gambe divaricate, con uno scettro, un cavallo, un cagnolino e una tartaruga

Un uomo generato dall'aquila o consustanziale al rapace stesso, che, evidentemente è un dio e, al tempo stesso un antenato mitico. Qualcosa che attinge allo stesso sostrato mitico a cui attinse la mitologia greca e romana. L'asta inferiore è dotata di un foro, suggerendo che fosse forse innestata su un tubulo ulteriore

Trovata durante nuovi scavi la scultura monumentale di un uomo che brandisce il proprio membro. Il santuario ha 12mila anni. Scoperta anche la statua di un rapace

Parte del torace risulta scolpito con un incisiva evidenza delle costole. Un uomo che entra nell'oltretomba, mostrando la propria virilità per intimorire i mostri che egli potrà incontrare? La raffigurazione di un uomo che brandisce il proprio membro tra belve è presente in altri altorilievi preistorici

Che successe nel mare di Jesolo? Archeologi e sub studiano misteriosi relitti di navi da guerra dell’Ottocento. Spade ed eleganti servizi da tavola

Sono stati presentati i risultati preliminari di un’indagine archeologica subacquea condotta su un relitto giacente vicino alla costa del Mort e finanziata dal Comune di Jesolo. Gli archeologi e i tecnici subacquei, diretti dal dott. Alessandro Asta, funzionario archeologo della Soprintendenza area metropolitana Venezia e province Belluno Padova Treviso, hanno ispezionato i resti del naufragio, appartenente verosimilmente ad una nave militare della seconda metà del XIX secolo.

Splendidi vasi di vetro gallo-romani portati alla luce durante gli scavi in una piccola necropoli. Fuoco e rito nella cultura dell’epoca

La cremazione stessa avveniva insieme al letto funebre su cui il corpo del defunto era stato trasportato. I resti combusti risultanti venivano raccolti in urne cinerarie di varie forme e materiali, spaziando dai più semplici contenitori di terracotta fino ai pregevoli esemplari di vetro o di marmo decorati a rilievo, a testimonianza della varietà di pratiche funerarie e delle tradizioni culturali all'interno della società romana. Era uso unire alle ceneri, nell'urna, il dito o la falange asportasti e sepolti in precedenza