La libertà di "sentire" e di manifestare pubblicamente l'affetto, la libertà d'amare senza etichetta e senza temere d'offendere, con questo amore, il trasporto divino, si impose tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento. Fu anche questa una grande rivoluzione, interpretata con dolcezza e intensa introspezione dai pittori, che, un tempo, avevano quasi esclusivamente rappresentato l'amore tra Maria e il Bambino.
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Dolcezza, forza e luminosità sono le caratteristiche salienti dell’opera di Desiderio da Settignano, artista che, come la maggior parte degli scultori precedenti Michelangelo, è stato lungamente e ingiustamente trascurato dalla critica, ma che, con le sue creazioni di estrema intensità espressiva, di grande carica emotiva, di levità e di grazia, esercitò in realtà una forte influenza nella particolare fioritura della scultura che caratterizzò il terzo quarto del Quattrocento fiorentino
La classificazione e la giustificazione ideologica del proliferare delle razze testimoniate dai quadri del Settecento messicano contiene piccoli segnali volti ad accreditare la liceità dei matrimoni misti nel Nuovo mondo
Nel Quattrocento c’è una significativa differenza tra la ritrattistica veneziana e quella di altre regioni o città. In laguna gli artisti sembrano evitare i soggetti femminili o infantili, ritratti invece con grande frequenza a Firenze e in altre città nordeuropee e italiane. “Si sa che i gusti sono inspiegabili – commenta Rona Goffen nel saggio “Valicando le Alpi: arte del ritratto nella Venezia del Rinascimento” – ma il gusto per la ritrattistica che pervadeva la Venezia rinascimentale diventa in larga parte comprensibile, se lo si considera alla luce della morale dell’epoca – soprattutto sotto il profilo del ruolo della donna e del comportamento esemplare che ci si attendeva dalla classe dominante”