Salvador Dalì, osservando il quadro in modo ossessivo, rapito da qual momento di silenzio argentato che precede la pienezza della sera e scivolano le ombre sella notte, ne fece un oggetto di ricerca spasmodica. Ad esso dedicò anche un libro " Il tragico mito dell'Angelus di Millet". La radiiografia compiuta dal Louvre nel 1963 avrebbe messo in luce un parallelepipedo compatibile con la forma di un feretro
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In un periodo non precisato, compreso tra il terzo e il quarto decennio del Trecento, Stefano fiorentino, uno dei migliori allievi di Giotto (darà il nome del maestro a suo figlio, lui pure pittore di vaglia, e noto con l’appellativo di Giottino), lascia la Toscana per raggiungere Milano, chiamato da Matteo Visconti, che gli affida numerose ed importanti commissioni. Tornerà a Firenze per problemi di salute (“essendosi per la mutazione dell’aria ammalato”, scrive Vasari), e qui morirà, sembra nel 1350
Odd Nerdrum (nato 8 aprile 1944 a Helsingborg, Svezia) è un pittore figurativo norvegese. I temi e il lavoro lo stile di Nerdrum riguardano la storia e narrazione, mentre le influenze primarie di pittori come Rembrandt e Caravaggio hanno posto la sua opera in diretto conflitto con l'astrazione e con l'arte concettuale
Il recente scandalo, in Francia, suscitato dall'orribile performance di Adel Abdessemed, che ha bruciato vivi polli appesi a un muro per trasformare quest'atto in un'opera d'arte ha scatenato infinite proteste. Una campagna promossa dai colleghi francesi di Expo in the city, che vogliono sollecitare una diversa attenzione, da parte degli artisti, al rispetto degli animali. Stop, dicono i critici francesi, alle azioni degli artisti che tatuano i maiali per venderne la cotenna colorata. Ma un invito anche agli artisti che, pur senza pianificare la fine di un animale per la propria opera, utilizzano animali morti o imbalsamati. Nel video alcune opere per le quale si chiede, nel futuro, un superamento
Ofelia, personaggio dell'opera teatrale di Shakespeare, Amleto, che canta prima di affogare in un fiume in Danimarca. Ofelia è caduta nel fiume da un albero che la sovrasta, mentre raccoglie fiori. Lei giace nell'acqua cantando canzoni, come se non fosse consapevole del suo pericolo ("incapace del proprio dolore"). I suoi vestiti, intrappolando l'aria, le hanno permesso di rimanere temporaneamente a galla ("I suoi vestiti si spalancarono, / E, come una sirena, un po 'l'hanno annoiata"). Ma alla fine, "le sue vesti, pesanti con il loro liquido, / Tirarono a fondo il corpo. dalla sua melodiosa posizione" giù "fino alla morte fangosa."
La morte di Ofelia è stata elogiata come una delle scene di morte più poeticamente scritte in letteratura.
La posa di Ofelia - le sue braccia aperte e lo sguardo verso l'alto - assomiglia anche a ritratti tradizionali di santi o martiri, ma è stata anche interpretata come erotica
Ofelia, personaggio dell'opera teatrale di Shakespeare, Amleto, che canta prima di affogare in un fiume in Danimarca. Ofelia è caduta nel fiume da un albero che la sovrasta, mentre raccoglie fiori. Lei giace nell'acqua cantando canzoni, come se non fosse consapevole del suo pericolo ("incapace del proprio dolore"). I suoi vestiti, intrappolando l'aria, le hanno permesso di rimanere temporaneamente a galla ("I suoi vestiti si spalancarono, / E, come una sirena, un po 'l'hanno annoiata"). Ma alla fine, "le sue vesti, pesanti con il loro liquido, / Tirarono a fondo il corpo. dalla sua melodiosa posizione" giù "fino alla morte fangosa."
La morte di Ofelia è stata elogiata come una delle scene di morte più poeticamente scritte in letteratura.
La posa di Ofelia - le sue braccia aperte e lo sguardo verso l'alto - assomiglia anche a ritratti tradizionali di santi o martiri, ma è stata anche interpretata come erotica