Le quotazioni e gli esiti d'asta sempre aggiornati elle opere di Arnold Böcklin (1827-1901). Cicca sul link, sotto. All'inizio della nuova pagina troverai, se ci fossero, opere all'asta in questi giorni. Sempre dopo aver cliccato sul link, scendi poi con il cursore in fondo alla pagina per vedere i risultati d'asta.
Posts published in “La morte e gli scheletri nell’arte”
L'influenza della cultura giapponese sull'immagine occidentale fu e resta altissima. La diffusione dei pezzi decorativi nipponici nelle case europee dell'Ottocento indicò all'arte occidentale altri modi di narrare.Il grafismo e il linearismo dei giapponesi contribuirono a una svolta tale che i riverberi si colgono dall'Ottocento alla pop art, fino al minimalismo zen della contemporanea. E' anche interessante notare quanto nell'ambito della rappresentazione del Male, i nostri modelli attuali abbiano seguito maggiormente la cultura giapponese - che è giunta a noi, in questo caso, attraverso i manga e i cartoni animati - che la tradizione occidentale. Un Male che comunque, da loro come da noi, si esprime molto attraverso la mimica facciale. Occhi insidiosi da malocchio, ghigni da strega, crani in affioramento
Il teschio, nei dipinti e nelle opere, è certamente un retaggio della poetica barocca e pre-barocca. Lo troviamo come elemento di meditazione sulla morte , accanto a diversi santi, tra i quali San Girolamo e Maddalena e, diffusamente, accanto agli eremiti. La meditazione sulla morte da parte dei Santi nasce dalla consapevolezza che essa resta un mistero vinto da Cristo, per tutti gli uomini, senza differenza di etnia. Il suo messaggio di amore universale trae ogni uomo del limbo in cui permane. Se il teschio appare accanto ad un santo, esso è elemento di meditazione e di passaggio alla vita eterna. Il teschio è utilizzato nelle nature ricorda invece, all'osservatore, che i piaceri dei sensi possono distoglierci dalla meditazione sulla fine, che ci aspetta, insuperabile, se non ci si affida alle cure di Cristo e se ci si affida solamente ai piaceri terreni, aumentando l'assetto egoistico
Essi hanno qualcosa di demoniaco, come apertamente satanici sono i mostri che appaiono a sant'Antonio, nel Deserto, altro dipinto particolarmente noto di questo maestro. Egli, nonostante avesse aderito al protestantesimo, sembra andare al di là di ogni pessimismo, riecheggiando le eresie bogomile e catare, in base alle quali nulla del mondo è buono, perchè frutto della creazione da parte di Satana. Questa pittura, attraverso le stampe o le copie, ha certamente costituito una base per il realismo deformante della coeva scuola bresciana - specie Romanino - e in certi modi precede - si osservi l'annunciazione e l'accostamento di colori acidi - Lorenzo Lotto, costituendo, attraverso la sua potenza, una base lontana ma possente per l'espressionismo novecentesco
Fu a causa dell'amicizia stretta con il giovane compagno di avventure - entrambi erano diciannovenni - o l'ossessivo tornare sui particolari di quella fine tragica, che l'avrebbe portato in pieno "periodo blu", nascondeva anche un senso di colpa nella vicenda? Pablo era tormentato dalla morte dalla quale era stato sfiorato? Pensava di non aver fatto abbastanza per quell'amico fragile e sensibile? O nell'esuberanza sessuale che lo caratterizzava e che ardeva, allora, potenziata dal fuoco dei vent'anni, aveva, senza averlo voluto, frantumato i tabù posti alla base dell'amicizia?
In un periodo non precisato, compreso tra il terzo e il quarto decennio del Trecento, Stefano fiorentino, uno dei migliori allievi di Giotto (darà il nome del maestro a suo figlio, lui pure pittore di vaglia, e noto con l’appellativo di Giottino), lascia la Toscana per raggiungere Milano, chiamato da Matteo Visconti, che gli affida numerose ed importanti commissioni. Tornerà a Firenze per problemi di salute (“essendosi per la mutazione dell’aria ammalato”, scrive Vasari), e qui morirà, sembra nel 1350
Il recente scandalo, in Francia, suscitato dall'orribile performance di Adel Abdessemed, che ha bruciato vivi polli appesi a un muro per trasformare quest'atto in un'opera d'arte ha scatenato infinite proteste. Una campagna promossa dai colleghi francesi di Expo in the city, che vogliono sollecitare una diversa attenzione, da parte degli artisti, al rispetto degli animali. Stop, dicono i critici francesi, alle azioni degli artisti che tatuano i maiali per venderne la cotenna colorata. Ma un invito anche agli artisti che, pur senza pianificare la fine di un animale per la propria opera, utilizzano animali morti o imbalsamati. Nel video alcune opere per le quale si chiede, nel futuro, un superamento
Chris Mars (1961) è un pittore e musicista americano. È stato il batterista della band alternativa-rock di Minneapolis the Replacements dal 1979 al 1990, poi si è unito al supergruppo informale Golden Smog prima di iniziare una carriera da solista.
Il primo album solista di Mars, Horseshoes and Hand Grenades (1992), fu una rivelazione per fan e critici abituati al suo ruolo piuttosto limitato nei Replacements. Ha scritto tutte le tracce e suonato batteria, chitarra e tastiere oltre a occuparsi di tutte le voci principali e di supporto. Fondamentale, a partire da quegli anni, fu l'impegno pittorico.
Le sue opere sono caratterizzate da paesaggi da incubo e da figure grottesche e distorte. Trae ispirazione dalla lotta del fratello maggiore con la schizofrenia. A lui generalmente piace usare colori ad olio o pastelli. Ha creato un film di animazione di 13 minuti, intitolato The Severed Stream