La facciata del duomo di Lucca può essere considerata un gigantesco erbario di pietra, una sterminata enciclopedia dei fiori e delle piante risalente agli albori del tredicesimo secolo. Una storica dell’arte ne ha tentato la decifrazione avvalendosi dell’aiuto di esperti di botanica
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Ingrandiamo il dipinto e iniziamo a sezionarlo. Partiamo dalla tela. Egli utilizza un supporto di grana non fine. Le linee in evidenza dei noduli della trama e i punti scoscesi accompagnano o creano contrasti alla pennellata di Gauguin. La tela non è preparata da colori stesi in precedenza e ciò è dimostrato da una forte assorbenza del colore da parte della tela stessa. Anche il colore è poco diluito. Aumenta i diluenti, soltanto per realizzare l'azzurro blu degli alberi, con il fine che essi creando vibrazioni di trasparenza. Infatti, anche una visione ravvicinata, dimostra la gommosità della materia cromatica, qui più ricca che in ogni altra parte del dipinto. E, in effetti, sono proprio gli alberi in ombra, che assumono questo particolare colore, ad essere i protagonisti della scena, il suo nucleo centrale, il basso continuo, che innalza poi, i tasselli di luce dell'opera
Eco-pittura, in campagna per raccogliere i colori vegetali: produci inchiostro rosso e rosso ad olio
Agli amanti del fai-da-te, delle soluzioni ecologiche, dell'autarchia e del risparmio - nonché per chi desidera incessantemente sperimentare -, la stagione compresa tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno offre tavolozze cromatiche che possono essere spremute sulla tela o sulla carta
In mostra al Forte di Belvedere e Giardino di Boboli di Firenze fino al 5 ottobre 2014
L'effetto realistico intenso di un prato, al cui lato s'innalza un cespo di meravigliose margherite bianche, può essere ottenuto - con colori ad olio o acrilici - attraverso un sapiente esercizio di pittura tonale.Il colore dei candidi fiori può essere perfettamente ottenuto tenendo conto del colore del cielo, di cui il bianco si intride.I fiori che si trovano nella parte inferiore, nella zona d'ombra assumono una tonalità azzurrina. L'effetto è di rilievo in quanto esiste una perfetta fusione dei colori. Rimarchevole è anche la naturalezza con laquale sono stati stesi i petali dei fiori
L'analisi del dipinto finalista al premio Nocivelli. Il pittore:"Desidero una natura viva e non comprendo il perché si tenda sempre a rappresentare una "natura morta". I soggetti sono ingranditi perché mi devo "far piccolo" e cercare di osservarla con gli stessi occhi di un passero o di un'ape".