"Partendo dalla situazione attuale in cui il pavimento musivo è stato trovato - dicono gli archeologi - si pensa che la superficie del mosaico sia di circa 30 metri quadrati. Assieme al mosaico, sono state portate alla luce strutture murali costruite con mattoni e legante di calce colorata, elementi decorativi, come frammenti di colonne, pitture murali, ceramiche ad uso quotidiano ecc. Tutti elementi che indicano che abbiamo a che fare con una villa di epoca romana. Questi reperti archeologici insieme al mosaico scoperto si pensa appartengano al periodo medio, cioè I - II dopo Cristo. Si prevede che gli scavi continueranno a fornire un chiaro panorama del sito archeologico, informazioni più complete sul periodo di costruzione e sull'estensione dell'edificio".
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Scopri con noi la 39ª mostra-mercato Antiquaria Padova, l'occasione perfetta per osservare da vicino opere, che talvolta fanno invidia ai musei. Questa esposizione offre infatti, in alcune rare (ma non rarissime) occasioni, l'opportunità di ammirare creazioni di maestri rinomati fino al 21 novembre.
Non lontano dalla riva destra dell'Aisne fu costruito un palazzo reale, luogo di caccia frequentato da re, dignitari franchi, regine e dame di corte. L'abbazia di Saint-Etienne, fondata da Dagoberto I , ha ospitato numerosi sinodi. Vi furono sepolti Childeberto IV, Dagoberto IV e Clotario IV in particolare.
La regina Berta, moglie di Pipino e madre di Carlo Magno, morì a Choisy-au-Bac il 12 luglio 783 e vi fu sepolta
Una vita vissuta senza mezzi toni, proprio come la sua pittura. Un violento fascio di luce, ombre scure. E per la realizzazione dei suoi capolavori la sua ricerca di estremo realismo lo portò a scelte forti, talvolta discutibili. Ecco alcuni clamorosi esempi
Tutte le monete prelevate sono in uno stato eccezionale e raro di conservazione. Solo 4 pezzi risultano danneggiati, anche se comunque leggibili. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C. Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari ma soprattutto dall’assenza di centenionales, coniati a partire d al 346 d.C. Il gruppo dei follis recuperato proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo ad eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine.
Dopo aver aperto il sarcofago del cancelliere reale, archeologi e antropologi si sono trovati al cospetto dei resti di un uomo di circa 25 anni."Johoti Em Hat" è morto in età relativamente giovane. Soffriva di alcune malattie ossee, forse anche acuite dalla postura assunta - probabilmente sin da bambino - al tavolo da lavoro, ma in buona parte la sua fragilità ossea doveva essere causata da una situazione o condizione ereditaria, amplificata dall'ambiente - la sottrazione alla luce solare e, pertanto, un basso livello di vitamina D? -. La stessa fragilità ossea sarebbe stata riscontrata sugli occupanti di tombe vicine, molto probabilmente familiari del cancelliere stesso.
Che dirà il giudice? Chi vende un oggetto per 150 euro e lo vede poi rivendere per 4 milioni è stato truffato oppure l'acquirente ha compiuto un percorso di approfondimento, con l'aiuto di esperti, che hanno prodotto il plusvalore? L'acquirente deve qualcosa agli ignari venditori oppure no? Sarà interessante conoscere la non facile decisione dei giudici, che potrebbe andare in direzione dell'acquirente ma che, salomonicamente, potrebbero chiedere che chi ha comprato il pezzo compia un salomonico gesto di liberalità, considerato il forte guadagno
Scopri l'affascinante storia di Elisabetta Farnese e i Fasti che hanno segnato il suo tempo nella mostra "I Fasti di Elisabetta Farnese: Ritratto di una Regina". Un'occasione unica per immergersi nel passato e celebrare la grandezza di una delle regine più influenti del Settecento. L'appuntamento a Palazzo Farnese di Piacenza dal 2 dicembre 2023.
"Si tratta di una costruzione con pianta a croce latina a navata unica, orientata nord-sud, posta a ridosso del prolungamento della via Prenestina antica in direzione del territorio di Genazzano. - spiega la Soprintendenza - Seppur notevolmente compromessa, al suo interno è stata rimessa in luce, in ottimo stato di conservazione, una vasca di particolare pregio impiegata per il battesimo dei fedeli (catecumeni), secondo l’antico rito dell’immersione. Di particolare interesse anche i reperti ceramici rinvenuti negli strati indagati con lo scavo, fra cui spiccano forme integre di maiolica arcaica trecentesca".
Per supportare questa teoria, i ricercatori del Laboratorio di Matematica Applicata della New York University hanno creato tumuli di argilla morbida contenenti materiale meno erodibile. Questi tumuli simulavano il paesaggio dell'Egitto nord-orientale, dove si trova la Grande Sfinge. Successivamente, hanno esposto queste formazioni a un flusso d'acqua che scorreva rapidamente, imitando l'azione erosiva del vento. Nel corso del tempo, l'erosione ha scolpito e rimodellato queste formazioni, creando una struttura simile alla Grande Sfinge