Ha sempre sognato e realizzato progetti impossibili, che hanno preso corpo. Ferrari d'acqua intagliate nel legno. Carrozze marine. Prima del Violino di Noè ha realizzato modelli naviganti in scala 1:1 di macchine da canale che volevano sottolineare la natura ormai stradale del traffico acquatico di Venezia stessa. E lui, con cappello da cow-boy, che da quei feticci pop salutava i turisti che si assiepavano su ponti e sulle banchine. Un po' come un attore da spaghetti-western
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Artigiani, artisti e tecnici veneziani, in occasione della pandemia, si sono uniti per dar vita a questa opera, quale motivo di rilancio di un settore in ginocchio e per lanciare un messaggio di speranza al mondo: "Da quest'arca musicale, costruita durante il diluvio, scenderà la gioia"
Agli architetti è stato chiesto di immaginare spazi in cui possiamo vivere generosamente insieme. Nei vari progetti invitati sono quindi centrali le riflessioni sui concetti di ospitalità, condivisione e inclusione.
Lo sguardo, nei nostri volti, non cambia. Tutto muta ma lo sguardo ha una propria immortale identità. McCurry sa cogliere l'eternità che sta nei volti
La mostra mette in risalto tappe salienti della storia e dell’identità di Venezia stessa, più e più volte chiamata a ridisegnare il suo futuro e a ripensare il suo destino, testimoniate dalle opere e dai documenti dei massimi artisti che in laguna hanno operato nell’arco di quasi un millennio
180 opere suddivise in tre splendide sedi espositive veneziane consentono di rileggere il grande artista del Novecento, il suo rapporto con l'antico e la ricerca di una modernità essenziale, scabra, minimalista
Siamo talmente abituati alla bellezza di questo manufatto che spesso non ci chiediamo perchè abbia questa forma e quali siano stati i passaggi - funzionali, architettonici, linguistici e antropologici - che ne hanno modellato la struttura definitiva
Ascoltando la musica facciamo attenzione. Tutta la prima parte dello spezzone - fino a un momento prima del punto in cui Tony Nusante è in teatro e suona l'oboe - è del maestro Stelvio Cipriani, che trova un tema romantico inserendolo in un'atmosfera che trae modernità dal barocco sentimentale. Il pezzo originale del Settecento, definito anonimo, inizia nel momento in cui le riprese avvengono , appunto, nel teatro. Si tratta del pezzo del musicista veneziano Alessandro Marcello, (Venezia, 1º febbraio 1673 – Venezia, 19 giugno 1747), fratello di Benedetto, uomo di musica, cultura e politica, che morì a Brescia, durante il suo soggiorno amministrativo nella terraferma. Il tema moderno riprende invece con le immagini di lui e lei sulla laguna