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Enormi ritratti a mosaico con tappi di sughero. Le opere di Gundersen, il video


L’origine dei ritratti realizzati con i tappi di sughero delle bottiglie di vino dall’artista americano Scott James Gundersen può essere fatta risalire ai suoi viaggi attraverso la Repubblica Democratica del Congo nel 2007. Amava osservare che i congolesi non sprecassero nulla, ma ne reinventassero l’utilizzo, con intelligente creatività. Ogni oggetto, una vecchia bottiglia d’acqua, un laccio spezzato o la corteccia del albero di banane, assumeva una nuova funzione. Colpito dalla intraprendenza e dall’ingegno delle persone che incontrava in ogni villaggio e mercato, Gundersen, quando tornò a casa, pensò che la propria arte dovesse, anch’essa, improntata al riuso. Attingendo a questa idea di riciclaggio, l’artista unì il suo amore per i mosaici e la sua passione per il vino rosso. Raccolse tappi per due anni prima di realizzare il suo primo ritratto di sughero-riciclato, nel 2009. Negli anni successivi, Gundersen ha utilizzato oltre 200.000 tappi per mosaici creati per collezionisti privati ​​e clienti aziendali in quattro continenti.