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Le stilettate di Zana. Con Berruguete. Contro la tentazione (diabolica) di bruciare i libri



San Domenico e gli albigesi è un dipinto del pittore spagnolo Pedro Berruguete realizzato circa nel 1493-1499 e conservato al Museo del Prado a Madrid in Spagna.
​STILETTATE
di Tonino Zana
Nel film Fahrenheit 451, romanzo di Ray Bradbury a cui è seguito un film omonimo di successo, una società anticulturale decide di bruciare tutti i libri in circolazione per imporre un nuovo sistema di parole e di espressività. Il titolo indica i gradi Fahrenheit in cui brucia la carta: 451.
I soldati accumulano libri di ogni genere presi da ogni casa, da ogni biblioteca, da ogni libreria e si alza un fuoco fino alle stelle per giorni e giorni.
Penso all’inverno davanti, alla complicazione dei gradi, alle sanzioni russe nei confronti dell’Occidente e mi viene da temere per i nostri libri. Non sapevamo cosa farne, le nostre librerie ormai sostituite da internet, la stanchezza crescente e la fatica in ritirata ci hanno posto la questione più volte: che ne facciamo di queste migliaia di libri in casa?
La legna è pregiata, la coperta pure, perché non la carta?
Temo una congiura contro la cultura dei libri di carta. E se cominciassero a bruciarli, metti a fine febbraio, dopo aver consumato tanti generi di legno, dopo aver esaurito i danari per il gas, la tentazione potrebbe avanzare.
Vi prego, non toccate niente con un titolo, anche il libro all’apparenza più inutile o balzano. Non tornerebbe mai più e i pensieri, la fatica, la fantasia, la creatività immessa sarebbe messa al rogo. Una forma di omicidio per carta. Non fatelo, per carità, meglio una corsetta per chi può e ci si scalda subito, per i meno in corsetta, un passaggio al bar, un paio di caffè e rimani tutto il giorno. Oppure l’invito da un amico più agiato. Presto verrà la Pasqua e tutti saremo liberi di leggere un verso di Pascoli: “Oh, i bei rami d’ulivo! Chi ne vuole…”