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Nel nero profondo dell’esoterismo. Francesca Cagianelli esplora l’anima visionaria della pittura toscana



Dopo la prima mostra, in Europa (2019) dedicata a Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana, titolata ‘L’incanto di Medusa’ (Fot.1)

Foto 1

la Pinacoteca Comunale Carlo Servolini promuove ora la seconda dal titolo ‘Dans le Noir”. Charles Doudelet e il simbolismo a Livorno (la locandina in testa alla notizia.) fino al 20 gennaio 2022. La curatrice Francesca Cagianelli prova a ritessere le fila di una stagione unica per la Toscana dei primi del Novecento, ovvero il formidabile incrocio tra il destino di uno dei più prestigiosi simbolisti del Nord Europa con il rivoluzionario sodalizio labronico degli effervescenti protagonisti dello storico Caffè Bardi.
Non si stenta quindi ad asserire che con la mostra colligiana nasce ufficialmente un nuovo capitolo della storia dell’arte livornese e toscana, ma non soltanto, nell’ambito del quale bisogna iscrivere il rilancio dell’identità simbolista di alcuni artisti finora circoscritti nell’alveo di un orientamento genericamente postmacchiaiolo, in primis Gino Romiti, tra i più precoci assertori di un’estetica visionaria, dominata da streghe, civette e sirene, la cui corrispondenza epistolare con Charles Doudelet costituisce una documentazione preziosa ai fini della scansione cronologica di questo strano incrocio di destini.

Fot.2 Charles Doudelet, Le passeur (La fuga della monaca), carboncino su carta, mmm 330×420, Collezione privata

Piuttosto sensazionali anche i casi di due artisti finora noti nell’immaginario del grande pubblico come i campioni più rappresentativi della Scuola Labronica, ovvero Renato Natali e Gastone Razzaguta, partecipi dapprima delle temperie rivoluzionaria del Caffè Bardi e quindi del più confortevole e tradizionale alveo del Gruppo Labronico, oggi presentati in una veste assolutamente atipica, in altri termini come i più audaci interpreti delle tendenze rosacrociane a Livorno.
Se Natali risulta rappresentato da una litografia “noir”, appartenente al notissimo ciclo del 1911, concepito sotto gli auspici di Vittore Grubicy de Dragon, Razzaguta si impone in mostra con un apocalittico Libeccio, dove una delle tante eroine tipiche dell’epopea di gusto folkloristico della popolazione portuale labronica si trasforma in una sorta di Erinni in fuga verso l’abisso.
Tante altre sorprese costellano il percorso espositivo della mostra, tra presenze celeberrime, e veri e propri outsider, quali Gabriele Gabrielli e Mario Pieri-Nerli, senz’altro i due più raffinati interpreti del simbolismo e dell’esoterismo a Livorno, entrambi precocemente scomparsi, il primo dedito all’iconografia macabra di gufi, civette e serpenti, intercalati a visioni luttuose e danze macabre, il secondo, complessa personalità di artista-architetto di vocazione Art Nouveau con escursioni nell’universo rosacrociano.

Fot.3. Gabriele Gabrielli, La Morte che traccia il solco, 1915-1917, olio su tavola, cm 54×73, Collezione privata

Senza contare quel Raoul Dal Molin Ferenzona, eccentrico e cosmopolita pendolare tra Firenze e Livorno, che già all’alba del Novecento diventa tramite e garanzia della lievitazione sul nostro territorio di un gusto internazionale, vibrante di mode occultistiche: ne diverrà interprete colta e raffinata un’affascinante donna-artista livornese, Irma Pavone Grotta, abilissima nel tradurre in aggiornate e convincenti prove xilografiche pulsioni misteriosofiche e fermenti esoterici metabolizzati in ambito cittadino.
Ma soprattutto domina, nell’inedito percorso dedicato al Simbolismo livornese, l’amico fraterno di Doudelet, quel Benvenuto Benvenuti che, residente nel villino antignanese contiguo alla leggendaria villa Medusa abitata dall’artista belga, doveva stringere con quest’ultimo un sodalizio quasi sacerdotale.

CALENDARIO CULTURALE AUTUNNO 2021/2022
GLI APPROFONDIMENTI SULLA MOSTRA
ALLA BIBLIOTECA DI COLLESALVETTI

OLTRE IL VELO DI ISIDE
promosso da
Comune di Collesalvetti
ideato e curato da
Francesca Cagianelli
in collaborazione con AMICI DEI MUSEI E MONUMENTI PISANI
in occasione della mostra
Dans le Noir
Charles Doudelet e il Simbolismo a Livorno

PINACOTECA COMUNALE CARLO SERVOLINI
via Umberto I, n. 63 – Collesalvetti

1° Puntata
giovedì 4 novembre 2021, ore 17.00
Conferenza di Francesca Cagianelli
conservatrice della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini
Razzaguta esoterico: dal Golem al Volto Verde

2° Puntata
Giovedì 18 novembre 2021, ore 17.00
Conferenza di Antonio Girardi
Segretario Generale della Società Teosofica Italiana
Madame Blavatsky: la Garibaldina dell’occulto

3° Puntata
Giovedì 2 dicembre 2021, ore 17.00
Conferenza di Stefano Bruni
Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Ferrara
Charles Doudelet e il sogno dell’antico

4° Puntata
Giovedì 9 dicembre 2021, ore 17.00
Conferenza di Andrea Muzzi
storico dell’arte, già Direttore Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno
La Toscana esoterica fra arte e teosofia nel segno di Édouard Schuré 

5° Puntata
Giovedì 13 gennaio 2022, ore 17.00
Conferenza di Silvia Vallini
Ministero degli Esteri
Una lampada nel buio: Doudelet e la Società Teosofica di Roma

Giovedì 20 gennaio 2022
Finissage con visite guidate e percorsi sprint curati da Francesca Cagianelli

Si inaugura giovedì 4 novembre 2021, ore 17,00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (Collesalvetti, via Umberto I, n. 63), la 1° Puntata del Calendario Culturale 2021/2022, “Oltre il velo di Iside”, promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in collaborazione con AMICI DEI MUSEI E MONUMENTI PISANI, in occasione della mostra “Dans le noir. Charles Doudelet e il simbolismo a Livorno”, promossa da Comune di Collesalvetti, Fondazione Livorno, Fondazione Livorno – Arte e Cultura (fino al 20 gennaio 2022, tutti i giovedì, ore 15.30-18,30).
Con le quattro puntate messe in campo per scandire e impreziosire l’intera durata della mostra, la Pinacoteca Comunale Carlo Servolini punta sull’esoterismo, attraverso un ventaglio di proposte culturali innestate sul territorio ma dilatate verso l’Europa.

In omaggio alle recentissime rivelazioni emerse dallo spoglio dell’Archivio Razzaguta, la 1° Puntata è stata fortemente voluta nel segno della rivalutazione del decano del Caffè Bardi e del Gruppo Labronico, Gastone Razzaguta, storico antagonista di Carlo Servolini e artista di punta della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini. Si intitola infatti Razzaguta esoterico. Dal Golem al Volto verde la conferenza di Francesca Cagianelli, conservatrice della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, che sovrintenderà l’inaugurazione dell’importante Calendario Culturale, prevista giovedì 4 novembre 2021, ore 17.00.
Sull’onda della fortuna delle illustrazioni di Hugo Steiner-Prag (Praga, 1880 – New York, 1945), di Fritz Schwimbeck (Monaco, 1889–1972) ed Emil Preetorius (Magonza, 1883 – Monaco di Baviera, 1973), ma soprattutto in linea con l’eredità della filosofia della dialettica dei colori di Goethe, riassunta in La teoria dei colori (Zur Farbenlehre, Tubinga 1810) e divulgata da Rudolf Steiner, si punta a ritessere le fila della circuitazione di due strepitosi e fortunatissimi romanzi di Gustav Meyrink nella Livorno primonovecentesca, ovvero “Der Golem” (in “Die Weißen Blätter”, 1913-1914 e Kurt Wolff Editore, Lipsia 1915-1916; Il Golem, traduzione di Enrico Rocca Franco Campitelli, Foligno 1926) e Das grüne Gesicht (Kurt Wolff Editore, Lipsia, 1917 / “La faccia verde”, in “I libri misteriosi”, collana Bemporad, Firenze 1931).

Si svolgerà giovedì 18 novembre 2021, ore 17.00, la 2° Puntata del Calendario, dal titolo Madame Blavatsky: la Garibaldina dell’occulto, coincidente con la conferenza curata da Antonio Girardi, Segretario Generale della Società Teosofica Italiana, che in occasione del 130° dalla scomparsa, procederà a tratteggiare un profilo ragionato di Helena Blavatsky (Dnipro, 1831 – Londra, 1891), filosofa, teosofa, saggista occultista e medium russa, naturalizzata statunitense, autrice dell’“Iside svelata” (1877), summa teosofica di diverse fonti dottrinarie, dal cristianesimo alla cabala, dalla scuola pitagorica al buddhismo, dal brahamanesimo allo spiritualismo.

La 3° Puntata, prevista giovedì 2 dicembre 2021, ore 17.00, vedrà la conferenza di Stefano Bruni (Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Ferrara), dal titolo “Charles Doudelet e il sogno dell’antico”, proiettata verso le tematiche cruciali del rapporto tra archeologia ed esoterismo, particolarmente avvertite nell’ambito della biografia di Charles Doudelet, appassionato tra l’altro delle scoperte di Gaston Camille Charles Maspero (Parigi, 1846 – 1916), l’egittologo francese che nel 1881 scoprì e analizzò i “Testi delle piramidi”, un insieme di formule rituali egizie risalenti al periodo denominato Antico Regno, tipiche cioè della V e VI dinastia, contenenti la più antica menzione di Osiride.

Giovedì 9 dicembre 2021 sarà la volta della Conferenza di Andrea Muzzi, storico dell’arte, già Direttore Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, dal titolo “La Toscana esoterica fra arte e teosofia nel segno di Édouard Schuré ”, prevista come 4° Puntata del Calendario colligiano. Autore in catalogo di un inedito e documentato saggio dal titolo “La Firenze teosofica e gli artisti stranieri: una proposta critica per Ludolf Verworner”, Muzzi indaga in questa occasione le tracce della fortuna di Édouard Schuré (Strasburgo, 1841 – Parigi, 1929) nella Toscana primonovecentesca, scandita dall’eco della sua impresa letteraria più importante, Les grands initiés (I grandi iniziati), pubblicata nel 1889 e tradotta in numerose lingue, ispirata dalla straordinaria personalità di Marguerite Albana Mignaty (Corfù 1827 – Livorno 1887), esperta di misticismo indiano, e animatrice di un salotto letterario a Firenze, cui Schuré dedicò un capitolo nel suo volume “Donne ispiratrici” (Parigi 1930).

La 5° Puntata, in onda giovedì 13 gennaio 2022, ore 17.00, prevede la conferenza dal titolo “Una lampada nel buio: Doudelet e la Società Teosofica di Roma”, curata da Silvia Vallini, Ministero degli Esteri. Incentrato sulla fulgida stagione romana di Charles Doudelet e in particolare sulla frequentazione dei circuiti culturali della Società Teosofica di Roma, l’intervento punta i riflettori sul sodalizio tra il simbolista belga e Paolo Orano (Roma, 1875 – Nocera Inferiore, 1945), scrittore, docente, deputato e giornalista, attivo nel Partito Socialista Italiano e collaboratore di varie testate, tra cui “Il Corriere di Roma” e “La Tribuna”, che, in occasione della mostra del 1917 nei locali della Società Teosofica, dedicò a Doudelet la conferenza dal titolo “Una lampada nel buio”.

Il Finissage della mostra, in programma giovedì 20 gennaio 2022, dalle 15.30 alle 18.30, si svolgerà all’insegna di visite guidate (su prenotazione al numero 392 6025703) e Percorsi Sprint, curati da Francesca Cagianelli, rapidi itinerari didattici per piccoli gruppi, focalizzati su 5 opere di volta in volta selezionate sulla scorta di ragionamenti tematici relativi all’esoterismo: la Sirena; la sfinge; il tempio; il gufo; la Morte.

In occasione delle cinque puntate
del Calendario Culturale Autunno 2021/2022
i visitatori riceveranno una copia omaggio del catalogo della mostra

info
0586 980251/252
pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it
www.comune.collesalvetti.li.it