Press "Enter" to skip to content

Petizione con raccolta di firme on line per la restituzione del Doriforo di Policleto all’Italia


Prosegue il braccio di ferro per la restituzione all’Italia del Doriforo – letteralmente: colui che porta la lancia – di Stabia. L’opera – derivazione romana dall’originale perduto di Policleto – è in un museo americano. Secondo la magistratura italiana – che ne chiede la restituzione – la scultura proverrebbe da uno scavo clandestino condotto negli anni Sessanta-Settanta sulla collina di Varano nel sito dell’antica Stabiae, sepolta con Pompei ed Ercolano dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Il Minneapolis Institute of Art (MIA) di Minneapolis (Minnesota), che espone la scultura, sostiene che il proprio marmo viene sì dalla Campania, ma fu recuperato prima degli anni Trenta – quando non era ancora in vigore la legge fascista sul divieto di esportazione dei Beni culturali – in mare.
Quindi i Dorifori identici sarebbero due.

Gli italiani rispondono con alcune fotografie scattate negli anni Settanta che dimostrerebbero la provenienza della scultura da uno scavo e la sovrapponibilitĂ  del reperto dei tombaroli con l’opera oggi americana. La scultura fu offerta in vendita al museo americano da un mercante di Basilea nel 1984 e fu acquistata dal museo al prezzo complessivo di 2,5 milioni di dollari nel dicembre del 1985.

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, ha avanzato alle autoritĂ  statunitensi la richiesta di assistenza giudiziaria internazionale per l’esecuzione del decreto di confisca, emesso il 18 febbraio dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della stessa Procura, mentre il Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950 ha avviato, on line, una raccolta di firme per una petizione popolare. Eccola

Alla Direttrice del Minneapolis Istitute of art, Minnesota USA:

Gentilissima direttrice Katie Luber,

Le chiediamo di restituire all’Italia la statua del Doriforo di Policleto esposta nel museo da lei diretto, dal 1984 perchè essa è stata esportata illegalmente dall’Italia, dopo essere stata scavata clandestinamente e rubata nell’antica Stabiae, oggi Castellammare di Stabia, nel 1976. Noi crediamo che un grande museo come il Minneapolis Institute of Art non possa ulteriormente offrire al pubblico l’idea che un’opera d’arte rubata possa tranquillamente essere esposta. E’ una cosa che va contro tutti i principi della cultura e del diritto che lega e unisce le nostre civiltĂ : sia in Italia che negli USA non si può dare spazio ai trafficanti d’arte. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata ha chiesto alle autoritĂ  giudiziaria USA di dare seguito al decreto di confisca emesso da un Tribunale italiano. Siamo certi della Sua collaborazione. Sarebbe bello che Ella stesso, direttrice, volesse venire in Italia per accompagnare la statua, che attende di essere esposta nella sua legittima casa, ovvero il Museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi” a Castellammare di Stabia (Napoli).

RACCOLTA FIRME QUI